Danni da fauna selvatica nel Parco del Ticino: quasi un milione di euro per 97 aziende agricole


Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato del Parco del Ticino in merito ai danni da fauna selvatica subiti dalle aziende agricole all’interno del Parco e sui soldi stanziati da Regione Lombardia per il risarcimento.

Con un notevole impegno economico a fine anno 2023, Regione Lombardia ha stanziato quasi un milione  di euro per il risarcimento dei danni da fauna selvatica (soprattutto cinghiali) alle aziende agricole situate all’interno del Parco del Ticino. Lo stanziamento consentirà di liquidare alle nostre aziende i risarcimenti dei danni accertati nel 2021 e nel 2022.

"La liquidazione alle aziende agricole del Parco dei risarcimenti per i danni da cinghiali e da altra fauna selvatica è sempre stata fra le priorità del Parco - spiega il consigliere Silvia Bernini - . Sono ormai quasi 40 anni che il Settore Agricoltura stima i danni alle colture agricole e indennizza le aziende tramite specifici fondi regionali. Con grande soddisfazione posso oggi annunciare che, grazie alle risorse messe a disposizione da Regione Lombardia, il Parco liquiderà nei primissimi mesi del 2024 tutti i danni da cinghiali del 2021 e del 2022 per un importo complessivo di € 976.914,42.  In questi giorni è stato firmato l'Atto di Concessione di questi risarcimenti a 97 aziende agricole che quindi potranno ricevere i dovuti indennizzi  a copertura di mancati raccolti e/o maggiori costi di ben due stagioni colturali- conclude Silvia Bernini - , utili per continuare la loro attività imprenditoriale in collaborazione con il Parco del Ticino”.

L'impegno del Parco è finalizzato anche e soprattutto al contenimento numerico della specie in Parco naturale, attraverso le operazioni di abbattimento, che hanno portato negli scorsi mesi a ridurre l'impatto dei danni alle colture e alla biodiversità arrecati dal cinghiale. A causa del problema della Peste Suina Africana gli abbattimenti hanno dovuto essere sospesi nei Comuni classificati in zona infetta, ma siamo in attesa delle autorizzazioni delle autorità competenti per poter riprendere con urgenza le operazioni di contenimento, secondo protocolli di biosicurezza. 

Le somme che saranno destinate ai risarcimenti sono ingenti e sono determinate principalmente dall'aumento dei prezzi dei prodotti agricoli per le note emergenze a scala globale: infatti l'analisi dei dati quantitativi dei danni all'interno del Parco Naturale (numero di denunce di danno, superfici danneggiate e quintali di prodotto perso) conferma come, dopo gli aumenti del 2021 (576.000 €)  causati dalle restrizioni causa Covid 19 nelle operazioni di abbattimento dei cinghiali, nel 2022 (397.000 €) si è addirittura scesi sotto i livelli del 2020 (meno denunce di danno, meno superficie e meno prodotto perso): questi dati ci dicono quindi che il controllo della popolazione ha prodotto dei risultati importanti.

Il Parco quindi prosegue nella sua azione di affiancamento alle proprie aziende agricole, sostenendole con supporti concreti, anche in considerazione che negli ultimi anni si sono trovate ad affrontare prove molto difficili che le hanno portate ad avere una sofferenza economica significativa.



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