BOFFALORA SOPRA TICINO Tornano le lucciole in località ‘Gambarina’ a Boffalora sopra Ticino. E la Polizia locale intensifica i controlli per capire se dietro ci sia un odioso fenomeno di sfruttamento della prostituzione. Località ‘Gambarina’ è situata nei pressi del fiume Ticino, a ridosso della strada provinciale 11 e della linea ferroviaria Milano-Torino e adiacente alle zone boschive che ben si prestano per un’attività di adescamento clienti. Nelle ultime due settimane gli agenti della Polizia locale hanno identificato, controllato e allontanato sette ragazze che si prostituivano.
In un caso è stato identificato anche un cliente mentre si apprestava a ‘fruire’ del servizio appena pagato.
Il fenomeno non è diverso da quello che si riscontra, ormai da anni, lungo la provinciale Vittuone-Cisliano fino ad Albairate o nei pressi di Arluno per fare solo un paio di esempi. Con l’eccezione che da tempo, all’imbocco che porta alla località ‘Gambarina’ non si vedevano prostitute e comunque si trattava sempre di fenomeni occasionali destinati a sparire nel giro di poco tempo. Quelli delle ultime settimane hanno invece tutta l’aria di essere appostamenti duraturi. Quasi che qualcuno abbia individuato tale zona come ideale per fare soldi. Le ragazze controllate sono tutte rumene giovanissime tra i 20 e i 24 anni, munite di documento di identità rumeno in corso di validità. Nel territorio di Boffalora sopra Ticino non vige alcuna ordinanza specifica in materia (a differenza di quanto accade ad Albairate e Arluno), per cui dopo i controlli non scatta alcuna sanzione. Gli agenti si limitano ad un semplice allontanamento forzato. Forse è questa una delle ragioni che ha spinto le lucciole a ‘trasferirsi’ in altra sede. Altra attività compiuta dalla Polizia locale boffalorese è quella di scoraggiamento del potenziale cliente.
La pattuglia si apposta lungo la provinciale, magari a poca distanza dalla lucciola e, in questo modo, l’automobilista ben difficilmente si fermerà rischiando di incappare in un controllo degli agenti. Durante tutti i controlli effettuati non è mai emersa la presenza dell’eventuale sfruttatore. Nemmeno qualcuno che sia stato notato accompagnare in auto le ragazze lungo la provinciale.
In un caso è stato identificato anche un cliente mentre si apprestava a ‘fruire’ del servizio appena pagato.
Il fenomeno non è diverso da quello che si riscontra, ormai da anni, lungo la provinciale Vittuone-Cisliano fino ad Albairate o nei pressi di Arluno per fare solo un paio di esempi. Con l’eccezione che da tempo, all’imbocco che porta alla località ‘Gambarina’ non si vedevano prostitute e comunque si trattava sempre di fenomeni occasionali destinati a sparire nel giro di poco tempo. Quelli delle ultime settimane hanno invece tutta l’aria di essere appostamenti duraturi. Quasi che qualcuno abbia individuato tale zona come ideale per fare soldi. Le ragazze controllate sono tutte rumene giovanissime tra i 20 e i 24 anni, munite di documento di identità rumeno in corso di validità. Nel territorio di Boffalora sopra Ticino non vige alcuna ordinanza specifica in materia (a differenza di quanto accade ad Albairate e Arluno), per cui dopo i controlli non scatta alcuna sanzione. Gli agenti si limitano ad un semplice allontanamento forzato. Forse è questa una delle ragioni che ha spinto le lucciole a ‘trasferirsi’ in altra sede. Altra attività compiuta dalla Polizia locale boffalorese è quella di scoraggiamento del potenziale cliente.
La pattuglia si apposta lungo la provinciale, magari a poca distanza dalla lucciola e, in questo modo, l’automobilista ben difficilmente si fermerà rischiando di incappare in un controllo degli agenti. Durante tutti i controlli effettuati non è mai emersa la presenza dell’eventuale sfruttatore. Nemmeno qualcuno che sia stato notato accompagnare in auto le ragazze lungo la provinciale.
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