Buon Natale dalla comunità musulmana di Magenta a quella Cristiana


Questa mattina in piazza Liberazione a Magenta si sono rinnovati gli auguri di Buon Natale da parte della comunità islamica di Magenta a quella cristiano cattolica. Gesto bello e apprezzato. Conosciamo tantissimi appartenenti alla comunità musulmana, da Munib ad Ayub a tantissimi altri. Con loro abbiamo un rapporto di vera amicizia. Con loro siamo andati parecchie volte a mangiare una pizza e continueremo ad andarci se la fortuna ci assisterà. O se Dio lo vorrà, possiamo anche dire. C’erano il parroco don Giuseppe e il Sindaco Del Gobbo. Quest’ultimo ha detto che a Magenta si sta cercando di costruire qualcosa di buono tra le due comunità che possono convivere pacificamente nonostante abbiano una religione diversa. E’ possibile che due comunità possano vivere nonostante abbiano una religione diversa? Diciamo di si, ne siamo certi. Ma ci sono ancora tante cose che non tornano.

La comunità cristiano cattolica è forte nel numero, ma non nei fatti. Contiamo nella comunità cristiana cattolica anche coloro che si dichiarano cattolici e in chiesa non ci entrano da tempo memorabile. Rispetto a qualche anno fa le chiese sono sempre più vuote, questo è evidente. Forse dovremmo farci un’altra domanda. Ci interessa per davvero avviare un processo di convivenza con una comunità diversa dalla nostra? Lasciamo perdere che questa comunità diversa sia musulmana o altro. Semplicemente diversa. Ci piacerebbe rivolgere questa domanda a tutti i magentini e ascoltare le loro risposte. Lo stesso primo cittadino, forte del fatto di essere giornalista e pratico di comunicazione, sa benissimo che i fatti positivi fanno ben poca notizia. Se vi fossero contrasti tra le due comunità allora sarebbe diverso. Titoli sui giornali, pezzi uno dopo l’altro sui vari siti di informazione, polemiche. E’ così, lo sappiamo bene.

Possiamo dire con certezza che, da quando conosciamo la comunità islamica, ne abbiamo sempre parlato. Anche e, soprattutto, per le cose belle. A dire la verità non è che siamo particolarmente seguiti. Anche oggi, a parte qualcuno, ben pochi passanti si sono fermati almeno per vedere cosa stesse succedendo. Ma noi continuiamo a crederci.


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