Liberiamo gli storioni: a Carbonara Ticino, Parco del Ticino protagonista con i piccoli studenti della primaria


Una nuova ‘reimmissione’ di storioni nel Ticino, accompagnata ad un’attività didattica che ha coinvolto le scuole. E’ il frutto della rinnovata collaborazione tra il Comune di Carbonara Ticino, il Parco del Ticino, la Polizia Provinciale di Pavia e il fotografo naturalista Mattia Nocciola. I quali, il 22 e il 29 novembre, hanno organizzato assieme ai bambini della Scuola Pimaria "A.De Paoli" di Carbonara al Ticino l'iniziativa didattica "LiberiAMO gli Storioni". L'idea si è concretizzata in un rilascio nelle acque del Ticino  di storioni allevati nelle strutture del Parco, il tutto insieme a bambini e insegnanti.

L'attività sul campo è stata preceduta da una lezione in classe organizzata con il supporto della Polizia Provinciale di Pavia e con il fotografo naturalista Mattia Nocciola, che ha riscosso grande successo fra i bambini. I piccoli alunni della scuola "De Paoli" hanno così potuto vedere gli Storioni e rilasciarli sul fiume insieme ai tecnici del Parco. L'iniziativa è stata accolta con favore dal Parco Ticino perché sensibilizzare i più piccoli al rispetto del fiume Ticino e della fauna che lo abita rientra proprio nella "Mission" dell’Ente. Per i bambini poter vedere gli storioni, simbolo del nostro fiume, al momento del rilascio in libertà è stato certamente un'emozione indimenticabile.
 
  “Abbiamo fortemente voluto realizzare questo progetto poiché riteniamo che l’affascinante mondo legato al fiume Ticino sia una realtà poco conosciuta anche da chi abita nelle vicinanze - commenta il Sindaco Stefano Ubezio - . Le acque del fiume Ticino e i suoi abitanti rappresentano per i bambini un mondo nuovo e tutto da scoprire. Abbiamo pensato di coinvolgere i bambini , ovvero i cittadini di domani, con questo progetto che ha portato alla liberazione nel fiume Ticino di uno dei suoi pesci simbolo : lo storione. Lo storione è un pesce preistorico, che per cause antropiche e per il cambiamento del suo habitat rischia l’estinzione. Oggi, anche grazie all’importante contributo del Parco del Ticino e del suo vivaio, si sta cercando di ripopolare il fiume. Trovo che il coinvolgimento dei bambini sia importante poiché sarà loro compito preservare l’ambiente e salvaguardare lo storione dal rischio che si estingua. Sono stati coinvolti tutti i bambini della scuola primaria, mercoledì 22 novembre, alla presenza della Presidente del Parco Cristina Chiappa,  è stato il turno della classe prima e della classe seconda Montessori; oggi 29 novembre invece sarà il turno della terza, della quarta e della quinta alla presenza del consigliere del Parco Fabio Signorelli.
Ogni bambino ha ricevuto un “attestato di adozione” dello storione che ha liberato e a cui ha assegnato un nome. In totale sono stati liberati una settantina di esemplari, uno per ogni bambino. 
 
"L’iniziativa a cui il Parco ha partecipato  è stata ed è di estrema positività ed importanza, avendo unito un’azione importante volta a reimmettere gli storioni nel Ticino assieme al coinvolgimento dei piccoli studenti della scuola di Carbonara”, dichiara la Presidente del Parco, Cristina Chiappa. “Da diversi anni, grazie a Regione Lombardia che ha finanziato il Life ConFluPo, il rilascio di questa preziosa specie ittica si è rivelato determinante per la riapertura dei percorsi fluviali ostruiti da strutture antropiche, che impediscono la normale migrazione della fauna ittica. Il compito di ripopolamento  è stato reso ancor più difficile dalla forte siccità del 2022 e dalle condizioni di carenza idrica estrema in cui versa anche il Ticino, emergenza che ora è stata fortunatamente superata. I giovani esemplari che oggi hanno trovato la libertà sono la speranza per un recupero di questa specie e attestano la volontà del Parco di continuare lungo un percorso che ha avuto inizio vent’anni fa, dimostrando così la chiara lungimiranza di un’idea che ha procurato rilevanti benefici ambientali e di conservazione di una specie ittica alquanto preziosa”, conclude la Presidente.
 
“Eventi come quello di oggi a Carbonara dimostrano la tenacia con cui il Parco Ticino, assieme a molti altri attori istituzionali, ha raggiunto e sta raggiungendo sempre nuovi e importanti risultati nell’ambito della tutela dello storione e delle sue ormai numerose reimmissioni”, aggiunge il consigliere del Parco Francesca Lara Monno. “Con noi hanno lavorato negli anni Regione Lombardia, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, l’Autorità di Bacino del Po, la regione Emilia-Romagna, la Provincia di Piacenza, Provincia di Rovigo e la Società Graia. Ed oggi il Comune di Carbonara Ticino, assieme ai suoi giovanissimi studenti. Un ruolo fondamentale nel progetto l’ha avuto il Settore Faunistico del Parco, che desidero ancora una volta ringraziare e che si è occupato della riproduzione artificiale, dell’immissione nel fiume e del monitoraggio di diverse specie ittiche, gestendo un progetto Life, come il Ticino Biosource, complesso ed articolato. Ma i cui frutti sono e saranno sempre più rigogliosi ed importanti”, conclude il consigliere.



 
LO STORIONE E IL PARCO
È una specie endemica del bacino del Mare Adriatico, dove frequenta coste settentrionali ed orientali: si trova nell’Alto mare Adriatico e nei fiumi Po e affluenti, Adige, Brenta, Piave, Tagliamento. Ha un corpo slanciato percorso da cinque serie di scudi ossei. Possiede un muso corto, largo e arrotondato all’apice con bocca ventrale sopra la quale sono inseriti 4 barbigli a sezione circolare.
Lo Storione cobice (o di Naccari) è un pesce anadromo (vive in mare negli estuari dei fiumi e prima del periodo riproduttivo risale i corsi d’acqua per deporre le uova in acqua dolce). Le cause che hanno portato alla scomparsa dello Storione ladano e comune e alla drastica riduzione del cobice sono diverse (il prelievo dovuto alla pesca professionale; la costruzione di dighe; l’inquinamento delle acque; il degrado dell’habitat; il bracconaggio). Lo Storione cobice è una specie definita prioritaria per la quale è necessario intervenire per la sua salvaguardia, designando zone speciali di conservazione. È menzionato nella Lista Rossa della IUCN come specie VULNERABILE all’estinzione ed è stato istituito un gruppo di esperti per la sua conservazione (Sturgeon Specialist Group). Il Parco del Ticino ha avviato il programma LIFE natura “Conservazione di Acipenser naccarii nel Fiume Ticino e nel medio corso del Po” sin dal lontano 2003, continuando negli anni successivi a favorirne la diffusione e il rilascio.

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