Elezioni a Magenta, Luca Del Gobbo si presenta con il centro destra unito: "Con me si lotta per la Champions"

 


È un Luca Del Gobbo come lo è sempre stato. Bravissimo comunicatore, abile e instancabile nel parlare e con tanta grinta. Due cose emergono. Rinascimento Magentino e sarà il Sindaco di tutti. “Anche di quelli che mi criticano e non mi hanno votato”, assicura. Fa gli auguri agli altri candidati che si sono fatti avanti fino ad oggi, Enzo Salvaggio, Silvia Minardi e Munib Ashfaq, e guarda avanti sostenuto da tutto il centro destra compatto. 

“Serve un Rinascimento e serve anche un welfare personalizzato – sostiene – Sono troppe le persone cadute in gravi difficoltà dopo la pandemia. Per ognuna è necessario stilare un programma che le aiuti a recuperare”. Torna con la mente ad una parola che usava spesso nei suoi 10 anni di Sindaco a Magenta, la sussidiarietà. E inoltre bisogna ritornare ad una Magenta bella, anche esteticamente. Ma, prima di tutto, bisogna cambiare questo PGT targato Invernizzi e Salvaggio, ovvero PD: “In questi anni non ha dato la possibilità a Magenta di svilupparsi”, ha aggiunto. 

E allora quale progetto ha in mente per Magenta? “Lo chiederemo al Politecnico come e cosa bisognerà fare. Magenta è in una posizione strategica, con il post Expo. Dobbiamo essere pronti per le grandi sfide”. Il Rinascimento Magentino sarà questo. Affrontare le grandi sfide e vincerle. Ma serve anche una politica sanitaria territoriale che sia chiara. I soldi hanno permesso di costruire un pronto soccorso all’avanguardia e si faranno anche le sale operatorie, la rianimazione, il centro dialisi, le scale mobili e parte della ginecologia. “Bisogna andare dalle istituzioni a farsi sentire”, chiosa. 

E chi meglio di lui può farlo. Dieci anni da sindaco e dieci in Regione. Esperienza da vendere e capacità dialettica eccellente. Parla anche di stazione, nuova metropolitana, collegamento con Malpensa. Perché se Magenta deve essere bella deve guardare avanti e non puoi limitarti ad asfaltare le strade. E poi c’è la cultura. Perché non fare a Magenta un concorso mondiale per cantanti lirici recuperando quel termine di Magenta città della musica forse un po’ tralasciato negli ultimi anni?  Il centro destra cambia allenatore. Chiara Calati non ha ottenuto i risultati sperati e allora devi lasciare il posto a un altro. È la dura legge del calcio e anche della politica, ma alla fin fine è la legge della vita. Con Luca Del Gobbo si lotta per la Champions, per usare un termine calcistico. Hanno preso il migliore? Saranno i magentini a deciderlo. “Non è un passo indietro  afferma – mi hanno chiesto di essere io la guida di un progetto ambizioso e ho accettato”.

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