Bejaad, la città dei pellegrinaggi

Bejaad è una cittadina che dista un centinaio di chilometri da Kouribga. Non fa parte del cosiddetto turismo di massa, e questo la rende più autentica. Quando siamo arrivati era in corso il mercato quotidiano,  nel piazzale davanti alle antiche mura. Gente che arriva col carretto e stende su un telo quello che coltiva. Sembra di tornare indietro nel tempo in questi paesi. Che i turisti non arrivino spesso a Bejaad me ne sono accorto da come mi guardavano. Un europeo non pare sia così facile da vedersi da queste parti. Di certo non come a Marrakech o Agadir dove è pieno di turisti


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Entriamo nella città vecchia io e Khalid e raggiungiamo il luogo del pellegrinaggio . Bejaad è una sorta di meta obbligata dove affluiscono da tutte le parti del Marocco per chiedere delle grazie. L’interno del luogo sacro è pieno di gente. Scatto qualche foto senza disturbare.  Ci fermiamo lungo i piccoli negozi. Compro un Corano per ricordo.  Una ragazza passa e mi da uno schiaffo sulla spalla. Mi giro e sorride.  “Are You My Friend? “, mi chiede lasciandomi perplesso.  Certo che sono tuo amico. Bejaad merita senz'altro una visita per chi si ferma nella provincia di Kouoribga.  Si Wikipedia si leggono notizie interessanti.  Qui nacquero due importanti politici ebrei. Ebbene si,  fu un centro dove musulmani ed ebrei vissero mischiati. Torniamo in auto verso Kouoribga. Il cielo minaccia pioggia. Succede anche qui che piova, in nord Africa.






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