Biografia della fame al Teatro della Cooperativa, sino all' 8 marzo

Il Teatro della Cooperativa di via Hermada (Niguarda) a Milano affida anche quest'anno - nel 2014 fu la volta della "Metafisica dell'amore" - al Teatro delle Brugole, con AnfiTeatro Sud, la riflessione sulla donna nella società occidentale contemporanea.  In prima nazionale "Per una biografia della fame", testo tratto dal romanzo di Amélie Nothomb, messo liberamente in scena ed interpretato da Annagaia Marchioro, la quale ci farà tuffare nel rapporto amoroso e complicato di un corpo femminile con il cibo. Ma è solo rapporto materiale da corpo a materia? Certo che no; il cibo è come una colonna sonora dell'esistenza, di cui ci si nutre gioiosamente o che si rifiuta come quando si voglion metter barriere tra noi e la vita stessa. Dai fasti delle torte al cioccolato dell'infanzia ai digiuni dell'adolescenza. Il rapporto con il nutrimento materico parla di relazioni e sentimenti fragili, esposti a bisogni e sogni frustrati o soddisfatti; soprattutto, sempre alla base, dell'amore, cibo primo dell'esistenza di ogni donna o uomo. Dall'amore familiare a quello sensuale e di coppia, ogni donna sa - senza bisogno di scendere in complicati psicologismi - che cibo è amore.

Il monologo è coadiuvato, nello svolgersi del racconto, dalle immagini disegnate dal vivo dell’illustratrice Anna Resmini, che crea, intorno e in relazione al corpo dell’attrice, un universo poetico, ludico e significante, abitato da segni essenziali che svelano, spiegano, supportano, il vissuto interiore della protagonista, trasformando il monologo in un dialogo tra il corpo e l’anima, l’io e l’inconscio.
Da non perdere, sino a domenica 8 marzo compreso.

Alessandra Branca

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