Il Teatro della Cooperativa di via Hermada (Niguarda) a Milano affida anche quest'anno - nel
2014 fu la volta della "Metafisica dell'amore" - al Teatro delle
Brugole, con AnfiTeatro Sud, la riflessione sulla donna nella società
occidentale contemporanea. In prima nazionale "Per una biografia
della fame", testo tratto dal romanzo di Amélie Nothomb, messo
liberamente in scena ed interpretato da Annagaia Marchioro, la quale ci farà
tuffare nel rapporto amoroso e complicato di un corpo femminile con il cibo. Ma
è solo rapporto materiale da corpo a materia? Certo che no; il cibo è come una
colonna sonora dell'esistenza, di cui ci si nutre gioiosamente o che si rifiuta
come quando si voglion metter barriere tra noi e la vita stessa. Dai fasti
delle torte al cioccolato dell'infanzia ai digiuni dell'adolescenza. Il
rapporto con il nutrimento materico parla di relazioni e sentimenti fragili,
esposti a bisogni e sogni frustrati o soddisfatti; soprattutto, sempre alla
base, dell'amore, cibo primo dell'esistenza di ogni donna o uomo. Dall'amore
familiare a quello sensuale e di coppia, ogni donna sa - senza bisogno di
scendere in complicati psicologismi - che cibo è amore.
Il monologo è coadiuvato, nello svolgersi del racconto,
dalle immagini disegnate dal vivo dell’illustratrice Anna Resmini, che crea,
intorno e in relazione al corpo dell’attrice, un universo poetico, ludico e
significante, abitato da segni essenziali che svelano, spiegano, supportano, il
vissuto interiore della protagonista, trasformando il monologo in un dialogo
tra il corpo e l’anima, l’io e l’inconscio.
Da non perdere, sino a domenica 8 marzo compreso.
Alessandra Branca
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