Walter Montagnoli, coordinatore nazionale dei CUB ha preso parte al presidio martedì mattina e sta prendendo visione della situazione: “Hanno raccontato a questi lavoratori solo bugie – ha detto Montagnoli – storie già viste e sentite in altri presidi ai quali abbiamo partecipato negli ultimi anni. La nostra proposta, al momento, è di bloccare quello che è rimasto, quindi rapportarsi con la Regione e farsi concedere la cassa integrazione per cercare di resistere qualche mese”. Si aspetterà ancora qualche giorno nella speranza di un miracolo. Intanto il presidio continuerà con la temperatura che minaccia di scendere sotto lo zero. “Non vediamo all’orizzonte una svolta concreta – ha detto un giovane lavoratore – tante belle parole, ma purtroppo noi dobbiamo mangiare. Questa è la realtà”.
Walter Montagnoli, coordinatore nazionale dei CUB ha preso parte al presidio martedì mattina e sta prendendo visione della situazione: “Hanno raccontato a questi lavoratori solo bugie – ha detto Montagnoli – storie già viste e sentite in altri presidi ai quali abbiamo partecipato negli ultimi anni. La nostra proposta, al momento, è di bloccare quello che è rimasto, quindi rapportarsi con la Regione e farsi concedere la cassa integrazione per cercare di resistere qualche mese”. Si aspetterà ancora qualche giorno nella speranza di un miracolo. Intanto il presidio continuerà con la temperatura che minaccia di scendere sotto lo zero. “Non vediamo all’orizzonte una svolta concreta – ha detto un giovane lavoratore – tante belle parole, ma purtroppo noi dobbiamo mangiare. Questa è la realtà”.
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