L'Hospice dell'Ospedale di Cuggiono organizza un momento di festa per i suoi
quattro anni di vita: sabato 15 dicembre, al pomeriggio.
Ecco una riflessione della dottoressa Castiglioni:
Incontriamoci all’Hospice, perché nelle intenzioni di tutti gli Operatori che collaborano a questa impresa il nostro Hospice è anche luogo di incontro e di scambio. L’abbiamo percepito in modo forte in occasione di eventi che hanno visto l’arte protagonista, con la forma della pittura, della poetica, della musica, poiché sono certa che attraverso il manifestarsi delle emozioni possiamo vivere diversamente la sofferenza e liberarci dalle angustie del quotidiano.
Ecco una riflessione della dottoressa Castiglioni:
Incontriamoci all’Hospice, perché?
Molte persone ammalate ci hanno comunicato i
loro progetti, i loro affanni, i loro strazi, i loro silenzi, la loro passione.
E coloro che si sono prodigati con determinazione e impegno al sostegno
dell’Altro hanno cercato di comprendere, di condividere, di comunicare, di
rispettare. Tutti si sono confrontati con il cuore della sofferenza,
dell’angoscia, del dramma, ma anche con la fiducia dell’abbandono.
Sabato 15 dicembre 2012 l’Hospice
Ospedaliero “Il Girasole” di Cuggiono compie quattro anni
dall’inaugurazione, avvenuta in una notte che alcuni ricorderanno per
l’intensità della pioggia. Siamo fiduciosi e orgogliosi dell’impresa e abbiamo
creduto bello e importante aprire le porte della struttura a tutti coloro che
hanno la volontà o il desiderio di visitare, un luogo semplice e sereno, ma
denso di umanità. Infatti le degenze di Cuggiono, il Girasole, si rivolgono
all’intera cittadinanza e, poiché vogliono essere un punto di riferimento e di
eccellenza, hanno bisogno di impegno, disponibilità e sostegno certamente da
parte degli Operatori Sanitari ma anche di coloro che si vogliono disporre in
termini di aiuto solidale verso chi attraversa il terribile percorso della fine
della vita.
Dall’inizio di questa avventura l’Hospice di
Cuggiono ha ospitato circa 1200 pazienti con una media di 250 persone
all’anno. La degenza media è stata di 20/23 giorni. Accanto a situazioni
assolutamente drammatiche di pochi giorni ve ne sono molte altre il cui
ricovero si è protratto per mesi. A tutti è stata riservata
attenzione e disponibilità accanto a discrezione e rispetto.
Incontriamoci all’Hospice, perché nelle intenzioni di tutti gli Operatori che collaborano a questa impresa il nostro Hospice è anche luogo di incontro e di scambio. L’abbiamo percepito in modo forte in occasione di eventi che hanno visto l’arte protagonista, con la forma della pittura, della poetica, della musica, poiché sono certa che attraverso il manifestarsi delle emozioni possiamo vivere diversamente la sofferenza e liberarci dalle angustie del quotidiano.
Dottoressa Claudia Castiglioni
Responsabile Unità Operativa Cure Palliative
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