MAGENTA Scabbia a scuola: "Tutto sotto controllo". Sindaco avvisato un mese dopo

Magenta: scuole Santa Caterina
MAGENTA Alla scuola Santa Caterina di Magenta è risultato che un alunno era affetto da scabbia. Infezione contagiosa della pelle che si verifica tra gli esseri umani e in altri animali. La scabbia è stata classificata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità come una patologia legata all'acqua. Ad oggi (il periodo di latenza di 60 giorni scadrà il prossimo 5 dicembre) non si sono verificati altri contagi, quindi la situazione sembra essere sotto controllo. L’altra sera la vicenda è stata portata in consiglio comunale attraverso un’interpellanza del consigliere della Lega Nord Simone Gelli. Erano presenti anche il professor Giovanni Pellegatta, dirigente scolastico e il dottor Edgardo Valerio del dipartimento di prevenzione e igiene della Asl Mi 1. Una domanda però sorge spontanea. Per quale motivo, in merito ad una malattia infettiva quale è la scabbia a scuola, il sindaco è stato avvisato un mese dopo che venisse riscontrata?


Lo stesso primo cittadino Marco Invernizzi è sembrato alquanto arrabbiato per tale ‘inconveniente’ “che speriamo non debba mai più accadere”, ha detto. Aggiungendo: “Appena sono stato informatomi sono fatto fare le relazioni del caso e ho avuto le opportune rassicurazioni che tutte le verifiche erano state fatte, che non c’era pericolo, che le operazioni di pulizia e sanificazione erano state eseguite”. Il professor Pellegatta ha precisato: “Parliamo di un caso di scabbia su un bambino che frequenta la scuola. Ai genitori abbiamo immediatamente distribuito una informativa  per rassicurarli e spiegare che non c’erano altri casi. Oltre alla sanificazione degli ambienti abbiamo chiesto attenzione agli stessi genitori, tranquillizzando tutti e continuando con i controlli”. Non un caso, stando poi a quanto spiegato dal dottor Valerio, ma due (l’altro è il fratellino che frequenta le Baracca). Casi esterni alla scuola già sottoposti a tutti i trattamenti del caso e tornati nei rispettivi istituti scolastici. I responsabili hanno tranquillizzato. Forse un po’ in ritardo.

 

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