MAGENTA Furti sospetti al cantiere della 'Mabecart': scherzi o intimidazioni?

Magenta: Alex Masci, amministratore della 'Mabecart', al cantiere di via Pacinotti
MAGENTA Furti a ripetizione nelle ditte e nei cantieri del territorio. Non passa notte che i malviventi di turno non entrino in un capannone a caccia di rame o qualche oggetto da poter rivendere. Puntano soprattutto le ditte isolate e i cantieri dove il rischio di essere sorpresi è davvero basso. Furti dall’esigo valore economico, ma che possono causare danni enormi a chi li subisce. Alla ‘Mabecart’ di via Achille Grandi a Magenta non ne possono più. Hanno in programma di trasferire l’attività (articoli e arredamenti d’ufficio) in un altro capannone, ora un cantiere tra via Pacinotti e la ex SS11 sempre a Magenta. Tale cantiere è letteralmente preso d’assalto dai ladri. Almeno trenta furti negli ultimi due anni, cinque nel solo mese di settembre. E forse sono anche di più. Due episodi ad ottobre. L’ultimo è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì. In questo caso i ladri sono fuggiti a mani vuote solo per una casualità.



I pavimentisti avevano la necessità, per motivi tecnici, di fermarsi a dormire. Quando, poco dopo la mezzanotte, sono stati disturbati da rumori sospetti. Uno di loro si è alzato e ha visto due persone con una torcia che stavano entrando nella costruzione. Vista la presenza degli operai sono scappati dileguandosi nei campi adiacenti al cantiere. Un paio di notti prima avevano rubato tutte le illuminazioni natalizie posizionate sul perimetro del tetto. Illuminazioni a led utilizzabili sono con l’ausilio di trasformatori industriali che, se non collegati, fulminerebbero istantaneamente tutte le luminarie. Al lato pratico, materiale perfettamente inutile. Poco tempo addietro hanno rotto un silos e hanno danneggiato delle lampadine. Insomma, in alcuni casi si tratta quasi di atti di teppismo più che di furti veri e propri. La domanda sorge spontanea. Per quale motivo ripetere in continuazione furti dall’esiguo valore economico? I

 titolari non sanno darsi una spiegazione concreta. “Sono tutti episodi sospetti – rileva Alex Masci, amministratore e legale rappresentante della ditta di via Grandi – quasi fossero dispetti e scherzi di cattivo gusto che non furti veri e propri. Da parte nostra non abbiamo mai ricevuto alcun atto intimidatorio. Certo che questi furti stanno danneggiando notevolmente la nostra attività e il cantiere dove dovremo trasferirla ne sta risentendo”. I carabinieri stanno intensificando i controlli, specialmente in orario notturno, per prevenire il ripetersi di tali episodi.

 

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