MAGENTA (DI FABRIZIO VALENTI) Complice il difficile momento economico con una crisi che continua a mordere, non è davvero piaciuta all’Associazione Territoriale dei Commercianti di Magenta e Castano Primo, la decisione dell’Amministrazione di Marco Invernizzi di aumentare l’aliquota IMU oggi allo 0,96% con un più 0,20% rispetto all’aliquota base stabilita dal Governo Monti.
Nei giorni scorsi, avevano fatto sentire tutto il loro malcontento e il loro disagio alcuni titolari di esercizi commerciali magentini.
Ora, a prendere posizione in modo fermo e deciso, è la stessa Associazione di categoria.
"Se da un lato – osserva il Vice Presidente Vicario Luigi Alemani – apprezziamo l’intendimento del Sindaco di accompagnare la manovra IMU da un significativo taglio alla spesa, che dovrebbe aggirarsi intorno agli 800 mila euro, dall’altro lato, chiederemo all’Amministrazione di sapere con esattezza quale sarà il gettito derivante da questi rincari sull’IMU per unità immobiliari destinate ad attività produttive, artigianali e commerciali".
L’Associazione di via Volta, anche se non lo dice apertamente, fa intendere che grazie a questi balzelli la Giunta riuscirà ad incassare più soldi rispetto alla vecchia ICI.
Ma, calcoli a parte, il vero "flagello" sono i salassi cui saranno costretti molti esercenti già in difficoltà.
In linea di massima ci sarà una crescita pari a più del doppio. Per intenderci chi fino all’anno scorso si trovava a pagare poco meno di 500 euro di IMU, ora ne dovrà sborsare oltre 1.000.
E’ per questa motivazione che l’Unione del Commercio ha chiesto d’incontrare al più presto il primo cittadino per capire se ci sono degli spazi di trattativa.
"Abbiamo richiesto ufficialmente un incontro – conferma Alemani – anche per discutere ed ottenere una maggior attenzione rispetto agli altri tributi locali quali la tassa sulla pubblicità, l’occupazione di suolo pubblico e lo smaltimento rifiuti". In altre parole, tutte uscite ‘secche’ che certo non fanno bene a chi già fa fatica.
"Purtroppo anche nella nostra città così come un po’ in tutto il territorio, il commercio di vicinato è in crisi e molte attività stanno chiudendo. Con l’Amministrazione Invernizzi c’è stato fin da subito un buon approccio. Il fatto stesso che il Sindaco abbia tenuto per sé la delega al Commercio è un segnale importante. Tuttavia, adesso, servono azioni concrete di sostegno".
E, d’altra parte, è pur vero che proprio sul sito del Comune campeggia una dichiarazione d’Invernizzi molto chiara in tal senso: "Intendiamo accompagnare la manovra IMU con una forte azione di sostegno agli operatori di Magenta, rimanendo al loro fianco in un periodo davvero duro…".
Naturalmente se per i commercianti è importante, anche da un punto di vista simbolico, che giunga un segnale d’apertura da Magenta, resta il fatto che analoga richiesta verrà riservata a tutti i Comuni del Magentino e del Castanese.
L’altro grande problema con cui i Commercianti debbono fare i conti è quello della stretta bancaria.
"Anche qui – dichiara Guido Cattaneo Segretario Territoriale dell’associazione – ci attendiamo un segnale distensivo
, soprattutto da parte di quegli istituti coi quali collaboriamo da tempo. C’è grande preoccupazione in realtà come le nostre che sono tutte per lo più piccole e medie imprese. Inoltre, basta dare un’occhiata al volume d’affari della nostra convenzionata Fidicomet per capire come oggi, purtroppo, la maggior parte dei finanziamenti richiesti siano motivati da una carenza di liquidità e non, invece, come accadeva qualche anno fa, dalla volontà di fare investimenti per rilanciare o potenziare la propria attività produttiva". Insomma, non c’è proprio di che stare allegri.
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