"Il Parco del Ticino è malgestito!", la preoccupazione di un ex senatore

Turismo nel Parco del Ticino? No, grazie. Non è questo il compito fondamentale del Parco. A dirlo, e andando decisamente controcorrente rispetto a quelle che sono le tendenze degli ultimi anni, è Ambrogio Colombo, presidente del Parco del Ticino per quindici anni e seriamente preoccupato per il futuro di un polmone verde che raggruppa un’area vastissima raggruppando 47 comuni delle province di Varese, Milano e Pavia. Colombo, già senatore nel suo passato nonché sindaco di Magenta, non vede di buon occhio le scelte che si stanno facendo negli ultimi tempi. “Sento parlare di turisti da portare nel Parco per visitarlo – afferma – ma non è questo l’obiettivo al quale deve tendere l’ente. Ci sono le associazioni dei navigli e altre organizzazioni che se ne devono occupare. Quando è stato creato il Parco era presupposto fondamentale che non si potesse toccare nulla. Oggi mi sembra che ci sia un’altra visione, completamente differente dalla nostra di un tempo”.



L’ex presidente attacca anche il modo di fare degli amministratori locali. Nella recente convocazione alla ‘Fagiana’ di Pontevecchio sono state approvate modifiche dello statuto all’unanimità. “La modifica dello statuto di un Parco è un atto importantissimo – aggiunge Colombo – possibile che venga fatto con tanta facilità? Ho avuto modo di parlare con i nuovi sindaci neo eletti ad Abbiategrasso, Magenta e Cuggiono. Non mi pare che abbiano mai partecipato ad un’assemblea del Parco. Ed  è un peccato”.

Ambrogio Colombo
Il senatore Colombo parla anche dell’eventualità della terza pista di Malpensa e di tutte le conseguenze negative che comporterà per il Parco e commenta secco: “Già la seconda pista aveva compromesso molto”. Nel mese di novembre il Centro Kennedy di Magenta organizzerà un importante convegno con relatori di spessore avente ad oggetto la gestione del territorio. “Il Parco del Ticino non lo si deve gestire come se fosse un ufficio – conclude Colombo – il Parco è parte integrante della popolazione residente che lo frequenta e lo vive”.

 

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