CUGGIONO Sabatino Di Grillo: allevatore per i vicini, 'ndranghestista feroce per i magistrati (VIDEO)

CUGGIONO Un insospettabile, uno che lo incontri e non avresti mai detto che poteva essere il capo indiscusso di un clan malavitoso. Questo appariva agli occhi di chi lo conosceva. Eppure secondo i magistrati lo era, ed era anche un esponente indiscusso della malavita. Sabatino Di Grillo nato a Vibo Valentia nel 1975, dal 2004 è residente a Cuggiono in via Cicogna. Siamo andati a vedere di persona l'abitazione del capo clan. La zona è isolata, anche questo un aspetto fondamentale come si legge nell’ordinanza: “Si presta, per la sua posizione isolata e per le difese passive di cui è stata munita (recinzione impenetrabile sorvegliata da telecamere e circuito chiuso che danno anche sulla pubblica via) ad eludere la sorveglianza da parte degli organi di polizia, costituisce la sede decisionale ed operativa, e la base logistica del suo gruppo criminale”. Poche abitazioni circondano il podere. Una casa di fronte, dalla quale escono alcune persone.

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Sono di nazionalità serba e dicono di non sapere nulla degli arresti. “Ci salutavamo, buongiorno e buonasera e basta”, spiegano. Entriamo in una strada sterrata. A destra c’è un capannone, quello dell’azienda agricola, a sinistra delle abitazioni. Più avanti un uomo porta le caprie al pascolo. “Sono capre da latte – spiega un agricoltore – conoscevo Di Grillo, ci incontravamo spesso. E, per quello che ne so io, era una persona per bene. La notizia mi ha lasciato senza parole”. Nell’ordinanza si legge che in quel podere sono avvenuti i più importanti summit tra gli appartenenti del gruppo criminale, durante i quali venivano deliberate le azioni criminali del gruppo, e diversi incontri con appartenenti di gruppi mafiosi diversi o di vittime dei delitti estorsivi. A casa Di Grillo, per citare un esempio contenuto dell’ordinanza, viene portato e picchiato l’ostaggio Mauro Galanti subito dopo il sequestro di persona a scopo estorsivo perpetrato nella serata del’8 aprile dello scorso anno. “Qui vengono detenute, con ogni probabilità, le armi di cui l’associazione mafiosa dispone”, scrivono i magistrati. Poco prima di lasciare via Cicogna esce un’auto dal podere. Si ferma e una donna ci chiede chi siamo. Si presenta. E’ la moglie di Sabatino Di Grillo. “Mio marito ha sempre lavorato sodo, lo sapete questo? Forse non sapete cosa vuol dire far parte di una famiglia di spicco – ha detto – fino al giorno prima si sporcava le mani con il letame e adesso tutti i sacrifici finiranno in niente”. Non vuole farsi inquadrare. Ci parla quasi in lacrime perché p convinta dell’innocenza di suo marito.

 

 

 

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