MAGENTA Centinaia e
centinaia di persone lungo l’alzaia del Naviglio Grande. Domenica scorsa, complici
le numerose feste di fine estate, erano tantissimi i cicloturisti che hanno
affollato i vari paesi dove venivano organizzate sagre ed eventi sportivi di
ogni genere. La festa da la Sucia a Boffalora, la regata tra Castelletto di
Cuggiono e Bernate, la patronale a Cassinetta. A Pontevecchio di Magenta,
andava in scena la cuccagna. Sono anni che si svolge in occasione della
patronale e ogni anno è sempre più divertente. Era il tardo pomeriggio e
qualcuno, passando lungo l’alzaia del naviglio, ha notato qualcosa di
fastidioso. Anzi, ha sentito qualcosa di fastidioso per essere precisi. Una
puzza di fogna e migliaia di moscerini attratti dall’odore di putrefazione.
Impossibile passare in bicicletta, era obbligatorio fermarsi per non essere
assaliti dalla miriade di moscerini inferociti. Possibile che la fogna
scaricasse proprio nel Naviglio Grande? L’avvocato magentino Francesco Tisi ha
postato sul social network facebook le sue sensazioni mentre passava
dall’alzaia di Pontevecchio proprio mentre andava in scena la cuccagna:
“Stavo facendo la mia solita corsa di 12 chilometri – scrive – quando, giunto a Pontevecchio, ho visto nuotare alcuni ragazzi. Varie persone, con i loro bambini, erano sulla riva del naviglio, lato Magenta. Una puzza di fogna insopportabile ammorbava l’aria. Nugoli di moscerini assalivano i bambini”. La maggior parte delle persone presenti a Pontevecchio, ad onor del vero, erano talmente catturate dall’atmosfera allegra che la cuccagna sa regalare che non erano minimamente toccate dal puzzo di fogna.
“Presso il ponte sul Naviglio di Ponte Nuovo vi è un altro scarico fognario – scrive il magentino su facebook -. Per di più, ogni volta che piove, gran parte della fogna viene sconvolta. La pressione dell'acqua sposta il chiusino che ne dovrebbe impedire l'uscita. Il chiusino è stato più volte sostituito con materiali più pesanti, evidentemente nella convinzione che potessero sostenere la forza dell'acqua. Tutti coloro che sanno un po' di fisica, non ignorano che i liquidi sono incomprimibili, evidentemente lo ignorano i tecnici che si sforzano di regolare la forza dell'acqua. Ma non è questo il problema. Il problema è che, nonostante il depuratore consortile di Robecco, Ponte Nuovo e Ponte Vecchio scaricano con le loro fogne nel Naviglio. Le amministrazioni che si succedono non sembrano interessate ad occuparsene”. Insomma, se da una parte il magentino sposterà le sue corse più a nord (e con lui, anche tanti altri podisti e cicloturisti), partendo dall’alzaia che collega Boffalora a Bernate Ticino, dall’altra parte occorre che tale problema venga portato a soluzione.
“Stavo facendo la mia solita corsa di 12 chilometri – scrive – quando, giunto a Pontevecchio, ho visto nuotare alcuni ragazzi. Varie persone, con i loro bambini, erano sulla riva del naviglio, lato Magenta. Una puzza di fogna insopportabile ammorbava l’aria. Nugoli di moscerini assalivano i bambini”. La maggior parte delle persone presenti a Pontevecchio, ad onor del vero, erano talmente catturate dall’atmosfera allegra che la cuccagna sa regalare che non erano minimamente toccate dal puzzo di fogna.
“Presso il ponte sul Naviglio di Ponte Nuovo vi è un altro scarico fognario – scrive il magentino su facebook -. Per di più, ogni volta che piove, gran parte della fogna viene sconvolta. La pressione dell'acqua sposta il chiusino che ne dovrebbe impedire l'uscita. Il chiusino è stato più volte sostituito con materiali più pesanti, evidentemente nella convinzione che potessero sostenere la forza dell'acqua. Tutti coloro che sanno un po' di fisica, non ignorano che i liquidi sono incomprimibili, evidentemente lo ignorano i tecnici che si sforzano di regolare la forza dell'acqua. Ma non è questo il problema. Il problema è che, nonostante il depuratore consortile di Robecco, Ponte Nuovo e Ponte Vecchio scaricano con le loro fogne nel Naviglio. Le amministrazioni che si succedono non sembrano interessate ad occuparsene”. Insomma, se da una parte il magentino sposterà le sue corse più a nord (e con lui, anche tanti altri podisti e cicloturisti), partendo dall’alzaia che collega Boffalora a Bernate Ticino, dall’altra parte occorre che tale problema venga portato a soluzione.
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