ROBECCO SUL NAVIGLIO Viaggio nell'antica Casterno, tra storia e natura

Mulino Albani
ROBECCO SUL NAVIGLIO Nella piccola frazione robecchese di Casterno c’è praticamente tutto. Storia, paesaggi naturali di immenso valore da fotografare, sentieri dove poter correre a piedi e in bicicletta. Non poteva mancare nei luoghi da vedere presentati da Naviglioparlante. Anzitutto le sue origini sono antichissime e risalenti all’epoca romana. Sono stati ritrovati reperti risalenti al 200 a.c..

Casterno del resto si trova su un’altura che sovrasta la Vallata del Ticino, una sorta di posizione strategica dalla quale si fa risalire il nome di ‘Castrum Externum’ e quindi ‘Casternum’, ovvero luogo fortificato e circondato da mura o da fossa. Casterno fu sede di un castello (vi è traccia in alcuni scritti del 1050) poi distrutto nel 1245. Anche le chiese sono antichissime. La chiesa di Sant’Andrea è del XVII secolo, ma venne eretta su una precedente struttura religiosa risalente probabilmente al X secolo. La chiesa è stata rifatta parzialmente nel 1922.

La chiesa del convento di Santa Maria delle Grazie è ridotta ad un rudere. Da segnalare la chiesa della Madonna del Carmine risalente all’XI secolo. All’interno si trova una singolare statua del settecento rappresentante San Bernardo che tiene incatenato il diavolo in atteggiamento di supplica. Ecco perché dagli abitanti è ancora soprannominata la ‘Gesa dal boia’. A destare meraviglia a Casterno sono i pregevoli panorami naturali che si ammirano nella Vallata del Ticino. Gli antichi mulini, le rogge e i fontanili.




















 

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