MAGENTA Principio di incendio alla Novaceta (VIDEO)

MAGENTA I vigili del fuoco sono entrati ancora una volta alla Novaceta di Magenta per un intervento. Poco dopo le 11 di oggi è scattato l’allarme per la centrale operativa del 115 a causa di un principio di incendio all’interno dello stabilimento in disuso. A raggiungere la zona di viale Piemonte sono stati i vigili del fuoco volontari di Magenta con l’autopompa, seguiti dai permanenti da Legnano, sempre con l’autopompa. Le cause sono ancora in fase di chiarimento. Tutto è partito nel deposito posizionato dalla parte opposta rispetto al cancello di ingresso visibile da via Pacinotti. Alcuni fili, interni ad un macchinario, si sarebbero incendiati sprigionando una coltre di fumo salita lungo una grossa tubatura. I pompieri sono saliti sul tetto raffreddando la tubatura e spegnendo così sul nascere il rischio di incendio. “Nulla di grave, per fortuna si è risolto tutto per il meglio”, commentava un operaio uscendo dallo stabilimento.





All’interno della Novaceta ci sono soltanto pochissimi operai e alcuni dipendenti di ditte esterne che stanno smantellando quel che rimane dello storico stabilimento magentino. Verso le 12.30 i vigili del fuoco di Legnano e Magenta, una volta ultimate le operazioni di messa in sicurezza, hanno fatto rientro nelle rispettive caserme. Non è la prima volta che si sviluppa un incendio all’interno della Novaceta. Negli ultimi tre anni sono almeno due gli episodi registrati. Altrettanti casi sono avvenuti nell’altro stabilimento magentino in crisi, quello della Saffa, la Reno de Medici di Pontenuovo. L’ultimo soltanto poche settimane fa. Fuori, sul piazzale di viale Piemonte, continua il presidio dei cassaintegrati Novaceta che anche ieri, instancabili, erano sul posto. C’è preoccupazione riguardo ai materiali tossici che potrebbero trovarsi nell’area di viale Piemonte e il rischio di inquinamento della zona che ne deriverebbe qualora si sviluppasse un incendio di grosse proporzioni. “La bonifica dell’intera area verrebbe a costare una somma spropositata”, spiegano dal presidio i cassaintegrati.



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