Prina: "Dare i giusti compensi ai presidenti dei parchi"

(comunicato ricevuto) Regione Lombardia si preoccupa di individuare i limiti massimi per le indennità dei revisori dei conti dei parchi e non di un adeguato emolumento per i presidenti che, oltre tutto, hanno anche responsabilità penali. Di fronte alla necessità di mettere chiarezza in questo atteggiamento contraddittorio della Giunta, anche rispetto a quanto previsto dalla stessa legge regionale sui parchi, questa settimana il Gruppo del Pd, in VIII Commissione Agricoltura, parchi e risorse idriche, ha chiesto di rinviare il parere sulla delibera di Giunta che individua i limiti massimi per la determinazione dell’indennità del revisore dei conti delle riserve gestite da enti di diritto pubblico.
“Ci sembra di vedere una generale tendenza a sminuire il valore dei presidenti dei parchi lombardi, alla cui nomina viene attribuito solo un carattere onorifico che si scontra con un ruolo direttivo al contrario ben remunerato – dice Francesco Prina, consigliere regionale del Pd –. Quindi, la figura forte, ma senza dubbio commissariale, è quella del direttore, così come sta avvenendo in altri ambiti dell’azione regionale. E questo va contro i principi della rappresentanza democratica dei territori. In realtà – fa notare Prina –, la volontà espressa dal Consiglio regionale e definita da una legge, dice che non solo il titolo di presidente non è onorifico, ma va pure remunerato. Soprattutto se si tiene conto che al presidente tocca la responsabilità penale”.

Quindi, per il Pd, Regione Lombardia dovrebbe “con un atto di coerenza politica, stabilire le indennità massime prima di tutto dei presidenti, proprio in coerenza con la legge che ha votato. In secondo luogo – aggiunge Prina –, dovremo affrontare il problema dello svilimento delle rappresentanze democratiche e dei territori a vantaggio di una rappresentanza tutta tecnica”.

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