OZZERO Di nuovo emergenza ambientale nel Parco del Ticino


OZZERO È di nuovo emergenza ambientale nel Parco del Ticino. A lanciare l’allarme è il sindaco del Comune di OzzeroWillie Chiodini, comunicando che la società BIANCHITAB ha presentato un progetto che, analogamente al precedente che era stato ritirato nel 2010, prevede la realizzazione di un impianto per il trattamento di terre contaminate da idrocarburi.
A destare le maggiori perplessità è la collocazione palesemente inappropriata dell’impianto in un’area pregiata, nel territorio comunale di Morimondo, al confine con Ozzero lungo la strada statale 526.

In questa area verde sono presenti immobili a uso residenziale e attività alimentari e agrituristiche di alta qualità legate al territorio, tra queste: il Caseificio Airoli che attraverso la trasformazione del latte produce formaggi a certificazione D.O.P. (in primis il gorgonzola, che è stato apprezzato anche in America in occasione della cena di gala della “Notte degli Oscar” del 2009); l’Azienda Agricola Cascina Selva che ha prodotti con marchio Parco Ticino; il Gruppo Magnolia (azienda dolciaria).

«Il progetto è stato ridimensionato ma la sostanza non cambia essendo sempre destinato a trattare rifiuti pericolosi. - afferma Willie Chiodini - Il primo progetto era stato presentato da BIANCHITAB nel 2010 in Regione Lombardia per la procedura di V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale), ma era stato poi ritirato in seguito ai pareri negativi espressi dal Parco del Ticino, dai Comuni di Ozzero e Morimondo, nonché dalla Commissione Paesaggio della Provincia di Milano.

Adesso la società ci riprova con un progetto ridimensionato. L’Amministrazione di Ozzero promette una dura battaglia per impedire che un simile impianto venga realizzato nel territorio. L’augurio è che anche la Provincia di Milano esprima parere negativo, dimostrando di nuovo di essere sensibile e attenta alla tutela e alla valorizzazione di questa area pregiata che ha invece una forte valenza agricola e turistica, su cui occorre lavorare per promuovere un’economia verde e sostenibile, soprattutto in vista della manifestazione universale Milano Expo 2015».

Entro la prima decade di marzo la Provincia deve esprimere il proprio parere per stabilire se questo progetto deve essere soggetto o meno alla procedura di V.I.A. Nei giorni scorsi nella sede della Provincia di Milano, comunque, si è svolta la Conferenza dei servizi su questo progetto, cui hanno partecipato gli enti coinvolti. In questa occasione, è stato ribadito il parere negativo da parte dei Comuni di Ozzero e Morimondo e del Parco del Ticino. Inoltre, i rappresentanti delle attività produttive di Ozzero e Morimondo minacciate dall’impianto, hanno presentato una dettagliata relazione che è stata redatta da uno studio legale che si è avvalso anche del supporto di esperti di livello universitario, per valutare la tipologia di attività riguardante il trattamento di rifiuti pericolosi e soprattutto i possibili rischi per l’uomo e l’ambiente circostante. Da questa relazione, nonostante le rassicurazioni della società proponente, emerge un quadro molto allarmante.

L’Amministrazione comunale di Ozzero, come rileva il sindaco Chiodini, è pronta ad adottare ogni possibile strategia politica, amministrativa e legale per impedire la realizzazione dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali e pericolosi.

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