Gli eccellenti risultati nella cura dell'ictus nell'ospedale di Legnano


LEGNANO L’ictus cerebrale rappresenta la prima causa d’invalidità, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte nei Paesi industrializzati. Ogni anno in Italia si verificano circa 200.000 ictus e si stima che l’aumento della popolazione anziana porterà ad un sensibile incremento dei casi di ictus in un prossimo futuro.
La mortalità nella fase acuta è del 20%, valore che sale al 40% nel primo anno successivo all’ictus. Un terzo dei sopravvissuti presenta una grave disabilità tanto da essere completamente dipendente con importanti ricadute sociali e familiari.

Negli ultimi 10 anni sono stati applicati nuovi modelli di assistenza e cura dei pazienti con malattia cerebrovascolare: le Unità di Cura per ictus o “Stroke Unit”, che hanno migliorato la prognosi, ridotta la mortalità e la disabilità residua.

L’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Legnano vanta la presenza di una Stroke Unit attiva da 4 anni con provata esperienza nel trattamento delle ischemie (trombosi ed embolie) e delle emorragie cerebrali con ottimi risultati in termini di numerosità della casisistica (300 pazienti all’anno), appropriatezza della diagnostica e aderenza alle linee guida. La Stroke Unit, dotata di personale specificamente addestrato e attrezzature adeguate, è in grado di effettuare terapie tempestive e mirate dell’ischemia cerebrale, quali la trombolisi, una terapia endovenosa già sperimentata da anni in campo cardiologico, capace di sciogliere trombi o emboli in fase di formazione. A tale terapia possono essere sottoposti solo pazienti selezionati, immediatamente dopo l’insorgenza dei sintomi dell’ictus, cioè non oltre le 3-4 ore dall’esordio. Naturalmente non si tratta di una terapia priva di rischi, tra cui la più grave è la trasformazione in emorragia dell’ischemia cerebrale.


Dall’aprile 2008 a oggi sono state praticate nella Neurologia di Legnano 76 trombolisi con 2 sole complicanze emorragiche Sono stati da poco pubblicati i risultati di uno studio regionale a cui hanno partecipato numerosi ospedali del nord della Lombardia, che ha messo al primo postol'ospedale di Legnano per numero
di pazienti trattati rispetto ai pazienti con ictus ischemico giunti in Pronto Soccorso. Scopo dello studio era l’incremento della percentuale dei trattati con trombolisi, applicando i codici di urgenza (codice rosso/codice ICTUS) sia a livello del 118 che all’arrivo in Ospedale. In Italia vengono sottoposti al trattamento l’1% degli ictus, in Lombardia il 2%, in questo studio si è giunti ad una media del 4.7%, mentre la percentuale dei pazienti trattati a Legnano è mediamente dell’11% ma nel periodo dell’osservazione dello studio è risultata fino al 17%, dato che conferma l’eccellente lavoro svolto dalla Neurologia-Stroke Unit.

Questo importante risultato è frutto di una preparazione continua di tutti i protagonisti della cura (medici di Pronto soccorso, radiologi, medici di laboratorio, neurologi) che di fronte ad un malato trattabile attivano immediatamente il protocollo per poter dare inizio alla terapia in tempi utili. E’ frutto inoltre del lavoro dei medici del 118 di Varese, che trasportano i pazienti con rapidità negli Ospedali con maggiore esperienza. Inoltre abbiamo ottenuto questi risultati grazie a una costante educazione della popolazione da parte dei nostri medici di medicina generale al riconoscimento precoce dei sintomi e all’allertamento del 118, evitando l’autopresentazione. Il follow-up (la visita a 3 mesi) ha dimostrato che il 68% dei nostri pazienti sottoposti a trombolisi è risultato completamente autonomo. Si tratta quindi davvero di una nuova opportunità per i malati, che ribalta le previsioni di un’invalidità che fino a ora era descritta nel 75% (la metà di questi malati scontava purtroppo una totale perdita dell’autosufficienza).

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