PARCO DEL TICINO Inquinamento preoccupante nell'area Malpensa (VIDEO)

Magenta (Villa Castiglioni Ponte Vecchio): da destra Valentina Parco, Isabella Dell'Orto e Luigi Duse

PARCO DEL TICINO La qualità dell'aria nel Parco del Ticino è pessima. Lo rivela uno studio commissionato dall’Ente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia che ha monitorato diversi parametri. A destare preoccupazione è soprattutto l’area attorno a Malpensa per significativi livelli di inquinamento per ozono e ossidi di azoto. Proprio ieri in Villa Castiglioni a Pontevecchio di Magenta, sede del Parco Ticino, sono stati presentati i risultati. “Uno studio importante per capire come lavorare”, ha detto il vice presidente Luigi Duse, presente in conferenza insieme al direttore Isabella Dell’Orto e alla referente del progetto Valentina Parco.

“Si tratta di uno studio che abbiamo commissionato all’Università pur non essendovi obbligati – ha aggiunto Duse – solo in questo modo possiamo capire in quale contesto viviamo e quali sono le criticità”.  L’indagine in questione si riferisce al periodo luglio-novemre dello scorso anno.  “La zona che circonda Malpensa è la più inquinata – afferma Valentina Parco – e questo è dovuto a due fattori. Da una parte la presenza dell’aeroporto e dall’altra le infrastrutture che lo servono”. Il confronto viene fatto con il periodo di settembre 2000 quando venne realizzato uno studio analogo. GUARDA IL VIDEO di Sara Rossi


“Da questa comparazione – continua la biologa – emerge che la concentrazione media di ozono è tendenzialmente aumentata nelle stazioni a nord del Parco, ovvero sesto Calende e Turbigo, mentre è lievemente diminuita nella zona centrale, a Castano Primo e Magenta”. Cosa fare per rimediare? Il vice presidente e i direttore auspicano che tutti gli enti coinvolti nella salvaguardia dell’ambiente si mettano una mano sulla coscienza e facciano il possibile per tutelare il territorio. Anche gli ossidi di azoto sono elevati nell’area attorno a Malpensa e sporadicamente attorno all’autostrada A4. “Un dato allarmante se pensiamo che è stato rilevato nel periodo estivo – spiega la Parco – quando le concentrazioni sono più basse. E’ presumibile, quindi, che tale livello sia stato ampiamente superato nel periodo invernale”.

Quanto al monitoraggio della qualità dell’acqua il Parco del Ticino annuncia che a fine maggio sarà disponibile una pubblicazione specifica. Anche per questo parametro le notizie non sono liete visto che si assiste ad un netto aumento degli inquinanti un po’ in tutte le stazioni di riferimento.

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