La Lega Nord a Boffalora Ticino non festeggia i 150 anni di Unità d'Italia: è polemica

BOFFALORA SOPRA TICINO “A Boffalora sopra Ticino, non è stato festeggiato il 150 esimo anniversario dell’Unità Nazionale, bensì la Festa del Tricolore, istituita con legge dello Stato del 7 gennaio 1996. Ancora una volta, la nostra Amministrazione con il suo Sindaco Curzio Trezzani, ha dimostrato di non voler essere il ‘Sindaco di tutti’, ma di una sola parte politica, gestendo le istituzioni a suo piacimento e senza rispetto verso la cittadinanza”.
E’ questo il duro affondo di Andrea Ranzini, componente della Lista Civica ‘Insieme nel 2000 a Boffalora’, in riferimento alla scelta dell’Amministrazione leghista di non organizzare alcuna manifestazione in occasione del 17 Marzo 2011.

“Spiace evidenziare che per l’ennesima volta il Sindaco si è voluto distinguere- dichiara Ranzini – volutamente, si sono confusi due momenti ben distinti della nostra storia nazionale. Così nel nostro paese si è festeggiato il giorno prima nelle scuole, ma si è festeggiata una ricorrenza che, di norma, si celebra in gennaio…”.
“Non vorremmo dover far polemica anche in questa circostanza così particolare per il nostro Paese – aggiunge Ranzini - ma siamo costretti a farlo. Il nostro Sindaco dovrebbe ricordarsi che lui è ospite delle istituzioni che attualmente occupa e dovrebbe adoperarsi per il bene di tutti i suoi cittadini e non di una sola parte. Ma questo, evidentemente, non fa parte del suo credo politico”.
Ancora Ranzini, evidenzia un’altra contraddizione di questo 150 esimo in quel di Boffalora sopra Ticino.
“Ci pare assurdo che nel nostro paese l’unica iniziativa organizzata nella giornata del 17 Marzo, sia stata quella promossa dell’Associazione Culturale ‘Camelot’, vale a dire una realtà non pubblica, con un momento di confronto sulla Storia del Risorgimento Italiano”.
“L’Amministrazione – chiosa Ranzini – ha latitato colpevolmente. Una mancanza totale, anche dal punto di vista del decoro dei monumenti cittadini che sono patrimonio della nostra memoria storica. L’Amministrazione leghista avrebbe potuto quanto meno rimettere a posto il Monumento ai Caduti, come segno di rispetto dell’Unità Nazionale. Ma niente di tutto ciò è stato fatto”.

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