BOFFALORA SOPRA TICINO Centrale a Biogas: le opposizioni chiedono chiarezza

BOFFALORA SOPRA TICINO La lista civica di ‘Insieme nel 2000 a Boffalora’ torna all’attacco puntando l’indice sulla questione della centrale a Biogas ponendo una serie di rilievi al comportamento tenuto dall’Amministrazione Trezzani.
A Bernate Ticino, infatti, in località Cascina Cattabrega, ai confini con il  Comune di Boffalora, sta per sorgere un impianto di 999,00 kWel alimentato a biogas per la produzione di energia elettrica. Il biogas verrà prodotto attraverso la fermentazione di biomasse (trinciato di mais, scarti vegetali delle industrie alimentari ed oli vegetali).

L’impianto ha ottenuto l’autorizzazione dalla Provincia di Milano a seguito di Convocazione della Conferenza dei Servizi, con la partecipazione del Comune di Boffalora. Ma in relazione a questo iter il gruppo di ‘Insieme nel 2000 a Boffalora’ rimarca una serie di mancanze: “Innanzitutto, lamentiamo che il nostro Sindaco abbia tenuto all’oscuro la popolazione nel periodo in cui si è sviluppato l’iter burocratico, conclusosi poi con l’autorizzazione provinciale”.
“In secondo luogo – prosegue il gruppo di minoranza - segnaliamo che, solo a seguito del ricorso presentato al Presidente della Repubblica da parte di un’azienda nostra concittadina, il Comune ha posto ricorso al TAR, con un’azione tardivamente riparatoria. A nostro avviso, sarebbe stato ben diverso ricorrere al TAR prima dell’autorizzazione”.
“Inoltre, deploriamo il comportamento scorretto del Sindaco nei confronti di tutti noi, non solo per aver taciuto sull’istruttoria autorizzativa in corso, ma anche per aver deliberatamente taciuto in merito alle azioni svolte per gestire i vari passi della procedura a fianco del Comune di Bernate Ticino nell’ambito della Conferenza dei Servizi”.
“A questo proposito, abbiamo forti sospetti che l’iter autorizzativo sia stato carente di approfondimenti tecnici in merito alla valutazione di incidenza sul Parco del Ticino”.
E’ sulla base di queste ragioni pertanto che ‘Insieme nel 2000 a Boffalora’ ribadisce “la sua totale contrarietà alla delibera autorizzativa della Provincia ed esprime forti preoccupazioni per i danni che, nel tempo, possono derivare sia alla popolazione, sia all’ambiente, sia a tutte le nostre attività produttive direttamente confinanti con l’impianto”. “Ancora una volta, quindi – è la chiosa della lista civica in aperta polemica con la Giunta Trezzani – i nostri Amministratori si sono tristemente dimostrati impreparati e inadatti alla gestione degli interessi del nostro paese”.

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