Ozzero dice no all'impianto per rifiuti pericolosi

OZZERO L’impianto per trattare rifiuti pericolosi non s’ha da fare. Parola del sindaco di Ozzero, Willie Chiodini, che torna a porre l’attenzione sul progetto presentato dalla società BIANCHITAB che prevede la realizzazione di un impianto per il trattamento di terre contaminate da idrocarburi. A destare le maggiori perplessità è la collocazione palesemente inappropriata dell’impianto in un’area pregiata nel territorio comunale di Morimondo, al confine con Ozzero lungo la strada statale 526.


«La Regione Lombardia non può autorizzare questo progetto, se passando dalle parole ai fatti intende veramente tutelare questo territorio e valorizzare i genuini prodotti locali. - afferma il sindaco - Il progetto sta ancora seguendo l’iter di Valutazione di Impatto Ambientale. L’Amministrazione comunale, inizialmente tenuta all’oscuro di questa singolare iniziativa privata, ha ottenuto di partecipare alle riunioni tra gli enti coinvolti, in quanto parte direttamente interessata dall’impatto ambientale – precisa Chiodini - e ha subito chiesto agli enti di controllo maggiori delucidazioni sul progetto, in particolare sugli eventuali rischi per il territorio circostante».

Il Comune di Ozzero, comunque, ha già espresso formalmente parere negativo al progetto, in occasione della seduta straordinaria del consiglio comunale che si è svolta lo scorso 24 febbraio 2010. Willie Chiodini ha rilevato che il presidente e il direttore del Parco del Ticino, nonché il vice presidente della Provincia di Milano hanno condiviso le preoccupazioni per un progetto che rischia di compromettere un territorio pregiato e caratterizzato dalla presenza di note aziende del settore alimentare e realtà agrituristiche di qualità. Parere negativo che è stato ribadito anche nel corso della riunione di concertazione tra gli enti interessati che si è svolta lo scorso 26 febbraio a Milano, nella sede della Giunta Regionale, Direzione Generale Territorio Urbanistica – Struttura VIA. Willie Chiodini è pronta ad adottare ogni possibile strategia politica, amministrativa e legale per impedire la realizzazione dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali e pericolosi.

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