In duemila sull'alzaia tra Bernate e Boffalora Ticino per dire: "Il Naviglio è nostro!"

BERNATE TICINO E' stata una domenica di festa, una giornata alla quale hanno partecipato tantissime persone. Forse duemila secondo una stima approssimativa. Certamente alla manifestazione di oggi “L'Alzaia Day” il serpentone umano (rallegrato da tanti simpatici cani al seguito) partito da Bernate arrivava quasi fino al ponte di Boffalora Ticino. C'erano proprio tutti, complice il tam tam che grazie a Facebook ha attirato ciclisti, appassionati di natura, podisti, politici, commercianti. E non solo dalle popolazioni “rivierasche”. Tutti a contestare una sentenza che, nel definire “pericolosa” l'alzaia del Naviglio Grande da Turbigo a Cassinetta ha obbligato il Parco del Ticino alla chiusura della pista ciclopedonale finchè non verrà messa in sicurezza. Intanto occorre subito dare una buona notizia. Perchè entro un mese e mezzo l'alzaia potrebbe essere riaperta, senza rischio di beccarsi la contravvenzione, almeno per i pedoni. Lo ha annunciato la stessa presidente dell'ente Parco Milena Bertani: “Dovranno essere sistemati gli appigli con i salvagente, come da regolamento. Poi non ci saranno problemi”. Ma, dal punto di vista multe non si faranno sconti. La sentenza andrà rispettata e i guardiaparco dovranno “presidiare” l'alzaia anche dai “trasgressori”.


“In questi giorni non abbiamo comminato alcuna contravvenzione – ha spiegato Maurizio Bozzi Pietra, comandante dei Guardiaparco - stiamo facendo informazione tra coloro che frequentano l'alzaia”. E, durante la manifestazione di oggi, i commenti si sono sprecati. La totalità di ciclisti e podisti soliti a frequentare la ciclopedonale non ha alcuna intenzione di obbedire al divieto di ingresso in uno dei pochi luoghi ancora al riparo dal passaggio delle auto. Lo stesso senatore Massimo Garavaglia ha detto: “L'ordinanza del Parco è, di fatto, decaduta perchè dal momento in cui sull'alzaia sono passate duemila persone come oggi, le multe non si possono dare”. E auspica una maggiore chiarezza sugli enti competenti a gestire l'alzaia del Naviglio Grande: “Ad oggi c'è una confusione incredibile – aggiunge Garavaglia – solo per citare i principali attori in causa abbiamo Comuni, Provincia, Regione, Navigli Scarl, Parco del Ticino, e altri ancora”. Nessuna multa verrà inflitta dalle Polizie locali di Boffalora e Bernate per disposizione dei rispettivi sindaci Curzio Trezzani e Osvaldo Chiaramonte. I politici ieri erano presenti in maniera massiccia. C'era il PD con diversi esponenti, il segretario cittadino Paolo Razzano solo per citarne uno e il candidato per il consiglio regionale Carlo Borghetti.

C'erano le associazioni ciclistiche con Beppe Ferrari della FIAB e i cittadini comuni increduli. Annarita Amodio è una mamma solita a passeggiare sulla ciclopedonale: “Mi sono sempre sentita al sicuro sull'alzaia. Il continuo passaggio di persone consente un controllo continuo. Se la chiudono la zona diventerà, inevitabilmente, area degradata”. C'erano Oreste Magni dell'Ecoistituto Valle del Ticino e Marco Di Zinno, il fondatore del gruppo Facebook “Ridateci il nostro Naviglio” che in pochi giorni ha superato i tremila iscritti. “Quando ho saputo della sentenza pensavo si trattasse di uno scherzo – ha detto Di Zinno – poi ho capito che era la triste realtà e mi sono imposto di fare qualcosa. Ho creato un gruppo che ha subito incontrato il favore di tantissima gente. Ho ricevuto segnalazioni anche da italiani all'estero che volevano sapere cosa stava accadendo e perchè l'alzaia era chiusa. Il Naviglio è nostro, nessuno ce lo può togliere!”. Intanto è stato realizzato un altro strumento informativo, il blog www.ilnostronaviglio.blogattivo.com. Esiste anche un altro blog (che segue l'informazione in senso lato, oltre a quella riguardante il Parco del Ticino e il Naviglio Grande) http://www.naviglioparlante.blogspot.com/.

GUARDA IL VIDEO http://www.cittaoggi.tv/video/bernate-alzaia/

Commenti

  1. esistono strade molto più pericolose dell' alzaia. Perché non le chiudono?

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