Gabriella Simoni: "Troppi ciclisti usano l'alzaia come fosse un velodromo!"

ROBECCO SUL NAVIGLIO Con buona probabilità l'alzaia del Naviglio Grande riaprirà senza problemi ai ciclisti. E ci mancherebbe altro! E' solo una questione di tempo. Ma gli affezionati della due ruote non si lasceranno certo intimorire dai 51 euro di multa e continueranno a sfrecciare lungo la pista ciclopedonale senza curarsi della presenza dei guardiaparco. “Ce ne fregheremo”, lo hanno detto più volte alla manifestazione dell'Alzaia Day di domenica scorsa. C'è però chi non è così felice del comportamento dei cicloamatori. Sono i residenti, pochi per la verità. A Boffalora Ticino c'è un tratto di via Dante dove vivono parecchie famiglie, a Robecco in via Ripa Naviglio abbiamo alcuni casolari. Ma sono tratti dotati di parapetto e dove per un breve tratto (è il caso di Boffalora) possono per forza di cose circolare anche le auto.  A denunciare il comportamento maleducato e irresponsabile di alcuni, e occorre sottolineare la parola “alcuni” ciclisti, è Gabriella Simoni. Giornalista inviata di guerra che ha scelto come sua abitazione una casa proprio sull'alzaia del Naviglio Grande a Robecco sul Naviglio. Tra Villa Gaia, Borgo Archinto e Villa Bassana.

“Uno dei luoghi più belli della Lombardia”, ha detto la Simoni. Che aggiunge: “Dobbiamo uscire dal luogo comune che inquadra il ciclista come persona rispettosa della natura, perchè purtroppo non sempre è così”, afferma la giornalista. “Parliamoci chiaro, io non ho nulla contro le famiglie che si fanno la pedalata la domenica – continua – e non fanno danni. Ma con quelle persone irrispettose verso il prossimo che usano la pista ciclopedonale come fosse un velodromo. Con il rischio di causare gravi incidenti, di travolgere bambini o chiunque si trovino davanti. Non è questo il modo di comportarsi. Per non parlare degli insulti e bestemmie che mi tocca sentire, anche la domenica mattina quando potrebbe essere un giorno di riposo. L'altro giorno sono dovuta intervenire perchè mia mamma, solita uscire con il cane sull'alzaia, è stata pesantemente insultata da alcuni ciclisti di passaggio”. Insomma, quello che si chiede è più educazione. Ben vengano i ciclisti, se ne stiano a casa i maleducati. Del resto l'alzaia sul Naviglio Grande è di tutti. Serve solo usare il buon senso.

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