TURBIGO Via libera dal CdA di TAM alla riqualificazione dell'impianto di depurazione alla centrale

TURBIGO Tempi di depurazione drasticamente ridotti rispetto agli attuali e sensibile riduzione delle emissioni odorose. Saranno questi i due importanti risultati ottenuti a completamento delle opere della nuova sezione di disidratazione meccanica e del capannone di stoccaggio dei fanghi di depurazione previsti per l’impianto di depurazione delle acque reflue nel Comune di Turbigo. Tradotto per i ‘non addetti ai lavori’: un nuovo sistema in grado di ‘strizzare’ il fango, riducendone la percentuale d’acqua e, quindi, abbattendo notevolmente la produzione di materiale che necessita di smaltimento in discarica. Ed i relativi costi.



Il Consiglio di Amministrazione di Tutela Ambientale del Magentino SpA presieduto dal dottor Giuseppe Viola ha infatti dato il via libera, nei giorni scorsi, al progetto esecutivo volto a riqualificare e modernizzare l’attuale impianto che scarica le acque depurate nella Roggia del Mulino e a sua volta nel fiume Ticino.

Dopo le fasi di pretrattamento chimico, decantazione e disinfezione finale delle acque refleu, attualmente i fanghi così originati sono sottoposti ad un trattamento mediante ispessimento, condizionamento chimico, filtro-pressatura a piastre ed essicamento finale. Un ‘iter’ semiautomatico che permette di trattare 25 metri cubi di fango in 4 ore.

Lo stesso quantitativo di fanghi, dopo l’operazione di ‘restyling’, mediante un sistema automatizzato, che prevede minori interventi di manutenzione e pulizia dei macchinari, potrà essere invece trattato in una sola ora e 15 minuti.

Il progetto di recente approvazione prevede infatti la realizzazione di una nuova linea di disidratazione meccanica attraverso l’installazione di una centrifuga (è stata predisposta anche per l’installazione di una seconda in vista di possibili ampliamenti futuri), ad alto rendimento, e di un’area per lo stoccaggio fanghi, entrambe all’interno di un edificio prefabbricato. Prevista inoltre la creazione di una stazione separata di pompaggio fanghi per alimentare la centrifuga stessa.

Nel progetto, che sarà realizzato nel corso del 2010, particolare attenzione è stata riservata anche all’impatto della struttura sull’ambiente: si procederà all’installazione di un impianto di ‘lavaggio dell’aria’, ovvero a un processo di aspirazione, convogliamento e deodorizzazione dell’aria estratta dall’edificio-disidratazione e dal capannone di stoccaggio dei fanghi prima del rilascio nell’ambiente esterno. Sotto controllo anche l’inquinamento acustico dal momento che il procedimento cui sono sottoposti i fanghi è svolto in un ambiente completamente chiuso ed insonorizzato.

Il costo dell’intero intervento, anticipazione di una riqualificazione generale che interesserà nei prossimi anni l’impianto e che comprenderà anche la creazione di una nuova palazzina, sarà sostenuto da Tutela Ambientale del Magentino SpA ed ammonta ad un milione e 670mila euro. I tempi di realizzazione: circa 10 mesi dalla data di consegna dei cantieri.



La storia:

L’impianto di depurazione di Turbigo risale agli anni 1972/74. Fin dalla sua prima realizzazione fu concepito a servizio esclusivo dei liquami del territorio turbighese, il cui fabbisogno, ancora oggi, è da attribuire in buona parte agli scarichi delle aziende conciarie insediate. Una ‘vocazione’ che ha portato progressivamente alla realizzazione di un impianto articolato e complesso con fasi di trattamento non usuali per i tradizionali depuratori comunali.

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