Quando la bufala arriva dal Comando Carabinieri...

Ed eccola un'altra mail bidone. Questa volta arriva da una fonte più che attendibile: i Carabinieri. Quindi, come non cascarci? In realtà si tratta di una bufala che gira in rete da diversi anni e smascherata più volte da esperti. Ecco cosa recita. Oggetto: «Richiesta di aiuto». Testo A, scritto in rosso e poi blu, corpo 32 che in una pagina e-mail è davvero gigantesco: «Vi prego fatela girare, non costa nulla ed è un aiuto enorme!!! Mar. A. Marco BIANCHI - Comando Generale della Guardia di Finanza - IV Reparto Ufficio Infrastrutture - Viale XXI Aprile, 51 - 00162 ROMA - Telefono: 06/44223683 e-mail: Bianchi.Marco@gdf.it»



Testo B, di seguito: Oggetto: «Leucemia - Per favore leggete di seguito». Leggiamo. «Se la cestinerete davvero non avete cuore. Salve, sono un padre di 29 anni. Io e mia moglie abbiamo avuto una vita meravigliosa. Dio ci ha voluto benedire con una bellissima bambina. Il nome di nostra figlia è Rachele. Ed ha 10 anni. Poco tempo fa i dottori hanno rilevato un cancro al cervello e nel suo piccolo corpo. C'è una sola via per salvarla è operare. Purtroppo, noi non abbiamo denaro sufficiente per far fronte al costo. AOL e ZDNET hanno acconsentito per aiutarci. L'unico modo con il quale loro possono aiutarci è questo: io invio questa email a voi e voi inviatela ad altre persone. AOL rileverà la traccia di questa e-mail e calcolerà quante persone la riceveranno. Ogni persona che aprirà questa e-mail e la invierà ad altre persone ci donerà 32 centesimi. Per favore aiutateci.

Con sincerità George Arlington Barbara Varano Laboratorio di Virologia - Istituto Superiore di Sanità V.le Regina Elena 299 00161 Roma, Italy – Tel. Fax 39-06-49387184 - Dr Fabrizio Bianchi -1° Ricercatore CNR Sezione Epidemiologia Istituto di Fisiologia Clinica Consiglio Nazionale delle Ricerche Area di Ricerca di San Cataldo Via Moruzzi,1 - 56127 PISA (Italy) phone: +39(0)50-3152100/1- Fax: +39-(0)50-3152095 Massimiliano Giangaré. Prof. Ettore Cardarelli Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Via Eudossiana 18, 00184 Roma.

Fate girate per aiutare il collega: è un piccolo gesto che potrebbe risolvere un grosso problema!»

L'e-mail, fra le più classiche catene di sant'antonio, stavolta arriva da una fonte insospettabile: i Carabinieri, appunto.

Mani esperte in questi casi danni alcuni consigli, eccoli: (tratti da http://www.agendacomunicazione.it/index.php?id=3297&tsd=1 )

1 – L'e-mail originale è priva di data quindi – nel caso di autenticità - potrebbe essere in giro anche da anni e la fantomatica Rachele potrebbe essere già guarita e felicemente sposa, oppure potrebbe essere malauguratamente passata a miglior vita;

2 – Nessuno sottovaluta la potenza di AOL (l'ex America OnLine, il più grande internet provider del mondo) e di ZDnet (un portale specializzato in tecnologia web) ma perché dovrebbero mettere in piedi un per altro dubbio sistema di tracciabilità delle e-mail (donando 32 centesimi - di euro, di dollaro?) per ognuna spedita a favore della piccola Rachele ignorando le richieste di aiuto delle migliaia di altre persone in condizioni simili che soffrono nel mondo? E per quando tempo lo faranno? All'infinito?

3 – Si è mai visto un maresciallo della Guardia di Finanza partecipare a una catena di sant'antonio via web? O un'équipe medica fare la stessa cosa (per i motivi di cui al punto 2)?

4 - Il messaggio è piuttosto disarticolato: spesso non si capisce chi parla, chi firma, a chi si rivolge; sembra il frutto di un lavoro a più mani. il maresciallo, i genitori, i medici, e poi qualcuno che interviene a favore di un "collega".

5 – La coda dell'e-mail contiene ben 22 link pubblicitari.

Ma quanti altri messaggi come questi abbiamo letto negli ultimi anni? Bastano poche mosse per accorgersi che è una bufala grossolana.

A) Telefonare al maresciallo Bianchi. Al numero risponde effettivamente il Comando della Finanza di Roma. Il centralinista viene da fuori, ha cominciato da pochi giorni il suo lavoro, ma appena chiedo del mar. Bianchi, dice che non esiste nessuno con questo nome, poi dopo qualche insistenza chiede se è per una e-mail: pochi giorni e questa storia la conosce già! Dice che la conoscono tutti. Da quanto? Boh, almeno un paio d'anni, crede. Così, passando dal centralino - il numero è un interno che non c'entra nulla - ecco l'Ufficio Infrastrutture: chi risponde dice che Bianchi è stato trasferito in un'altra città e che questa bufala gira da tre anni. Periodicamente qualcuno telefona ancora. Bisogna insistere un po' per avere la città e il numero del comando in cui lavora adesso il maresciallo: ed eccolo in voce finalmente. Non può farsi intervistare, è un militare, ma tra una frase smozzicata e l'altra, la storia è questa: lui oggi ha 42 anni, è sposato, ha due figli maschi e per fortuna stanno benissimo entrambi. La vicenda, ovviamente è una bufala: è iniziata nel gennaio 2005, ovvero esattamente 3 anni fa esatti, quando alcuni colleghi carabinieri lo hanno avvertito che il suo nome girava su una strana e-mail. Denuncia alla Polizia Postale, e da allora è cominciata una sorta di persecuzione: giornalisti, amici, parenti, gente della strada lo chiamano a ondate (evidentemente secondo come la bufala si diffonde in rete, forse con un andamento per aree geografiche), chi per sapere se è vero, chi per avere notizie di Rachele. Da 3 anni. Ma si è scoperto che la mail è molto, molto più vecchia: solo che qualcuno – per uno stupido scherzo o per vendetta – ha inserito i dati di Bianchi. E da allora fermare questo stillicidio, nonostante le indagini e l'impegno della Polizia Postale, è risultato impossibile. La Rete ha una forza inarrestabile, qualcuno che ci casca, che fa prevalere il cuore alla ragione c'è sempre. Quando ha chiamato l'ultimo prima di me? Un mese fa.

B) Anche se ormai è inutile, telefonare all'Istituto Superiore di Sanità di Roma: un disco avverte che il numero è inesistente.

C) Chiamare allora – anche se è superfluo pure questo - il CNR di Pisa, dove non risponde nessuno.


Dove si scopre l'avventurosa storia di Rachele e dei suoi "fratelli", in tutte le sue varianti. Il blog "Il Disinformatico" di Paolo Attivissimo “giornalista informatico e cacciatore di bufale” (http://attivissimo.blogspot.com/) è in effetti una vera e propria bibbia in questo campo, da consultare sempre per levarsi ogni dubbio. Attivissimo ha fatto di questo una missione.

Ma se volete fare un altro esperimento, in un qualunque motore di ricerca digitate "Rachele+leucemia"...

Ancora una cosa. Se proprio decidete di mandare della posta che arriva da altri, abbiate sempre l'accortezza di cancellare tutti i nomi che sono in chiaro: eviterete di diffonderli in rete agli spacciatori di indirizzi elettronici che ne fanno poi mercato a diversi fini.

Commenti