NOVACETA Chiusura per speculazione? Gli operai rispondono picche


MAGENTA Continua da tre settimane il presidio di lavoratori della Novaceta sul piazzale antistante alla fabbrica di via Piemonte, a Magenta, e per martedì 12 gennaio, alle ore 10, all’interno della mensa dello stabilimento è prevista un’assemblea. “Il presidio vede l’obiettivo di far ripartire la produzione nello stabilimento, ma la vera novità è che si sta predisponendo una bozza di piano industriale da presentare alle istituzioni nella riunione del 18 gennaio in Provincia” annuncia Giovanni Cippo dell’ALLCA della CUB. “Diventa quindi indispensabile impedire che eliminino gli impianti, e quindi anche la prospettiva di riprendere l’attività” aggiunge Cippo. “Per questo obiettivo può essere funzionale accogliere la disponibilità di altri industriali e costituire una cooperativa tra i lavoratori che si assuma l’impegno ad acquisire macchinari e clienti, o lavorare alla combinazione di questi due soggetti”.


Nella riunione dello scorso 30 dicembre il sindaco di Magenta, ribadendo la fondamentale vocazione industriale dell'area, si è detto favorevole a questa proposta addirittura rilanciando per un rafforzamento delle servitù esistenti, come metanodotto ed elettrodotto, nonché, l’eliminazione dei riferimenti alle attività ricettive nel PGT in via di approvazione per quest’area.

“Attorno a questa proposta in via di elaborazione può svilupparsi un vasto consenso istituzionale, con la possibilità di ottenere finanziamenti, tale per cui diventa decisiva la volontà dei lavoratori di impegnarsi direttamente per realizzarla” conclude Cippo. Per la cronaca, la cordata speculativa degli imprenditori del mattone Lettieri, Ciardullo, Natali e Ligresti, in accordo Banca Unicredit, alle loro spalle, percorre il percorso inverso, con il progetto di dismissione pianificata dell’impianto per far posto a cantieri edili.

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