MAGENTA Pendolari, disagi continui: oggi protesta del PD nelle stazioni


MAGENTA Chissà quando i problemi dei pendolari finiranno. Ad oggi i disagi sono quelli di sempre e la tratta Milano-Novara è una di quelle messe peggio. I problemi? I soliti: sporcizia, ritardi, cattiva informazione. E a Magenta le cose non vanno certo meglio. Finalmente è stata sistemata una pensilina per le biciclette “ad un anno dalla mozione presentata in consiglio comunale dal consigliere Enzo Salvaggio”, precisa Paolo Razzano segretario cittadino del PD, che questa mattina ha organizzato un presidio in tutti gli scali ferroviari della zona. Prima ad Abbiategrasso, poi, fino alle 8.30 a Magenta, infine a Milano Porta Garibaldi. Ma anche a Legnano e Rho. “A Magenta c'è ancora tanto da fare – aggiunge Razzano – la tettoia sulla banchina all'altezza del binario Novara-Milano è in disfacimento da tempo e non capiamo cosa si aspetti per sistemarla. La politica Formigoni in tema di trasporti ha fallito, e a livello locale le cose non vanno certo meglio”.

Il consigliere regionale Francesco Prina, a sua volta pendolare della Milano-Novara, lancia la proposta del “biglietto unico”. “E' così in tutta Europa, un solo biglietto da casa al luogo di lavoro. E' la Regione il soggetto che deve garantire l'attivazione dei biglietti unici. Occorrono poi treni nuovi, investimenti, dare voce ai pendolari”. Sono 600.000 gli studenti e i lavoratori che in Lombardia prendono il treno ogni giorno. Ieri, anche a causa dello sciopero i disagi sono stati tantissimi. “Comprendiamo lo sciopero – hanno detto alcuni pendolari – ma pretendiamo si faccia informazione, cosa che non è avvenuta”. Il treno in partenza da Magenta alle 10.02 e diretto a Pioltello ad esempio veniva dato come “soppresso” fino a pochi minuti prima dell'ora prevista dal tabellone. Salvo poi arrivare con qualche minuto di ritardo, annunciato solo all'ultimo secondo.

A Rho, verso le 18 di ieri sera, una donna di neanche 30 anni, di origine indiana ha accusato un malore. Soccorsa da alcuni passeggeri e dal capotreno alla fine ha rifiutato il trasporto in ospedale. Un malore per il quale hanno contribuito di sicuro le condizioni insopportabili di viaggio, vista la calca di persone e il caldo asfissiante che regnava nei vagoni. E il giorno prima, a Milano Porta Garibaldi, una donna di Sedriano con i suoi due bambini, è rimasta intrappolata in una carrozza perchè il portellone era bloccato. Fortunatamente è stata liberata dopo una decina di minuti perchè un passante si è accorto della sua presenza. Disagi che ormai sono all'ordine del giorno.


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