MAGENTA Novaceta: una cooperativa per salvare i posti di lavoro?


MAGENTA Un vecchio detto recita: “Chi la dura la vince”. Ma certo se i cassaintegrati della Novaceta dovessero vincere la loro battaglia e tornare a lavorare nello storico stabilimento di viale Piemonte a Magenta, la cosa avrebbe del “clamoroso”. Da tre settimane stazionano al freddo e al gelo in presidio permanente per sensibilizzare la collettività sulla loro situazione. Ieri mattina l'ennesimo colpo di scena. Altro che abbandonare i gazebo e tornarsene a casa. I cassaintegrati, più combattivi che mai, intendono costituirsi in una cooperativa. “Certo non sarà facile – commenta Walter Montagnoli, coordinatore nazionale dei CUB – ma è l'unico modo per rientrare in gioco. Riteniamo che un progetto del genere sia meritevole di contributi e debba essere sostenuto dalle istituzioni. Ci sono altri casi in cui è avvenuto”.


Ma quale sarebbe il compito di questa cooperativa? “Quello di acquisire macchinari e clienti – aggiunge Montagnoli – o lavorare per la combinazione di questi due soggetti. Dobbiamo assolutamente impedire che distruggano i macchinari e, con essi, la prospettiva di riprendere l'attività”. Per coinvolgere tutti i lavoratori è indetta un'assemblea il prossimo 12 gennaio alle 10 presso la mensa della Novaceta. Lo scorso 30 dicembre il sindaco di Magenta Luca Del Gobbo ha accolto con favore le proposte dei lavoratori, ivi comprese quelle volte a rendere “meno dura” la permanenza ai gazebo di viale Piemonte con alcune concessioni. Non ultimo di recente si sono fatti avanti industriali della zona di Legnano intenzionati a collaborare. E il primo cittadino Del Gobbo ha ribadito che “sull'area non ci sarà alcuna speculazione, né attività ricettive quali alberghi. Quindi il PGT, prossimo all'approvazione, garantirà per quell'area la sacrosanta vocazione industriale”.


“Meglio però non fidarsi – ammonisce Montagnoli – i proprietari, e la Banca Unicredit che è alle loro spalle, hanno da tempo pianificato la chiusura e la morte della fabbrica. Quella della cooperativa è una proposta innovativa. Un'idea che, se realizzata, salverà tante famiglie della zona”.

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