MAGENTA Ipotesi cooperativa tra i lavoratori sempre più concreta


MAGENTA Novità in vista per i lavoratori della Novaceta di Magenta. Ma non si può ancora parlare di certezze. Anzitutto nell'incontro di ieri in Provincia è emersa la possibilità che il proprietario dell'area di viale Piemonte ceda i terreni all'azienda che, in questo modo, si presenterebbe di fronte ad eventuali imprenditori interessati per continuare l'attività, con tutte le carte in regola per ben figurare. Ma sarà veramente così? I lavoratori, da quanto emerso oggi, non credono molto a questa eventualità e continueranno il presidio finchè non vedranno tutto nero su bianco. “Del resto l'azienda non ha ancora presentato un piano industriale – dice Giovanni Cippo dell'Allca Cub – e, soprattutto non abbiamo ancora visto il famoso tavolo tecnico tra sindacato ed azienda, per cui il vero confronto partirà solo dopo la creazione di quest'ultimo”. Che, in parole povere significa: servono gli industriali interessati a sostenere il piano industriale, altrimenti non si convoca nessun tavolo istituzionale. Lo ha detto lo stesso assessore Paolo Del Nero.

Frattanto sta prendendo sempre più piede l'ipotesi della cooperativa tra i lavoratori: “Un'eventualità che ha trovato il favore della maggior parte dei cassaintegrati – aggiunge Mario De Luca del Comitato magentino dignità e lavoro – l'ipotesi della vendita dei terreni direttamente all'azienda per consentire a quest'ultima di trovare con maggiore facilità clienti disposti a favorire la reindustrializzazione di Novaceta non mi convince del tutto. Aspettiamo fiduciosi di sapere chi sono questi imprenditori interessati perchè, ad oggi, non conosciamo i loro nomi. Ricordiamo che Novaceta non ha smesso l'attività a causa della crisi industriale, ma per un preciso disegno speculativo. E, nonostante le rassicurazioni, questo è un rischio tutt'ora presente”.

Quindi i lavoratori restano sul tetto, e il presidio al gazebo davanti ai cancelli continua. De Luca riferisce di un rischio che pende sui lavoratori in protesta: “La proprietà ha detto che si sarebbe rivolta alle autorità competenti per sgomberare la nostra postazione. E' un'eventualità che non prendiamo nemmeno in considerazione. Continueremo a lottare, almeno finchè non raggiungeremo l'obiettivo di ritornare a lavorare”.

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