BERNATE TICINO Scende dall'auto in autostrada e un mezzo pesante lo travolge


BERNATE TICINO Dramma in autostrada nella tarda mattinata di ieri. Un uomo ha perso la vita in un tratto, quello nei pressi del ponte del Ticino, che negli ultimi anni ha mietuto parecchie vittime. E' accaduto verso le 12.30 in località Bernate, direzione Torino. Furio Cavallè, un 57enne milanese, si è fermato in una piazzola di sosta per dare una controllata alla sua Citroen C5. E' sceso dalla sua auto proprio mentre sopraggiungeva l'Iveco di un 34enne della provincia di Torino. L'urto con il mezzo pesante è stato devastante per il milanese che è stramazzato a terra perdendo immediatamente conoscenza. L'investitore si è prontamente fermato e ha allertato i soccorsi del 118 giunti in autostrada con un'ambulanza del Cvps di Arluno e con l'elisoccorso. Ma nonostante i ripetuti tentativi di salvare il 57enne al medico del 118 non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso.

I soccorritori sono rimasti sul posto fino alle 13.35. Sul posto è arrivata la Polstrada di Novara Est per i controlli di rito e per cercare di chiarire la dinamica. In quel tratto non c'è corsia di emergenza, ma l'automobilista si era fermato in una piazzola di sosta e, nel scendere, aveva indossato la pettorina gialla per rendersi ben visibile. Protezioni che però non sono servite per evitare l'investimento. La Polstrada raccomanda prudenza nel caso in cui ci si debba fermare in autostrada. “Anzi, se è possibile è meglio non fermarsi affatto”, affermano gli agenti. Nel mese di settembre dello scorso anno, sempre sulla A4 in località Bernate, ci furono due morti in pochi giorni. Prima un giovane motociclista della provincia di Biella. Poi un albanese residente a Novara di 47 anni. Particolare raccapricciante nell'incidente di ieri è stato l'atteggiamento dei soliti curiosi fermatisi ai bordi dell'autostrada per assistere alla tragedia.


Alcuni di loro sbracciavano per carpire informazioni sulle condizioni del malcapitato, altri scattavano “fotografie ricordo” con il telefonino cellulare. Una presenza, quella dei curiosi, che a volte si trasforma in lavoro in più per i soccorritori. La stessa cosa accadde nel mese di maggio sulla Boffalora-Malpensa in occasione di un incidente in cui perse la vita un uomo. I curiosi avevano trasformato le aree laterali che sovrastano la bretella in una sorta di gradinate, quasi fossero gli spalti di uno stadio. Non mancarono gli scatti dei soliti telefoni cellulari.

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