MAGENTA Tanti sogni e progetti da realizzare con i volontari di VOICA


MAGENTA Tanti ambiziosi progetti per l'associazione Voica, tanti sogni che richiedono il contributo di tutti. Voica, avvicinandosi le feste natalizie, porge i più sentiti auguri di buon Natale. "Sono auguri che esulano dalla "tradizione" per diventare "convinzione", che rifiutano lo schema rigido dell'ufficialità per battere il cuore di ognuno di noi, a noi che in questo ultimo anno, abbiamo cercato di impegnarci per il bene dei poveri. Un augurio di Natale come occasione di solidarietà, come testimonianza concreta nella speranza di un futuro migliore. Ma anche un augurio di Natale per rendervi partecipi dei nostri nuovi progetti, dei nostri sogni, tanti sogni, e di quanto questi ci tirino per la giacca e non ci fan dormire...". Ed ecco i progetti di Voica:

PROGETTO RADIOLOGIA/BATTERIOLOGIA TOGO

Il progetto si propone di costruire un padiglione di radiologia annesso al nostro dispensario in TOGO e di ampliare il laboratorio di analisi, già esistente, inserendo una sezione per la batteriologia e in questo modo contribuire al miglioramento della qualità e della tipologia dei servizi sanitari offerti. In questi giorni stiamo inoltre progettando di ampliare il progetto prevedendo un ambulatorio per la diagnostica senologica e lo screening mammografico.
A questo progetto è legato la vendita del nuovo calendarioVOICA 2010 "un dono d'amore - Aiutare diventa un Viaggio" che trovate in allegato. Per informazioni o per riceverne una o più copie scrivete a voicamagenta@voica.org


PROGETTO DI SOSTEGNO SCOLASTICO TOGO 2009/2010
Il sistema educativo del Togo soffre di numerosi problemi, fra i più gravi sono la dispersione scolastica, l’abbandono delle classi ecc. Attualmente circa il 90% dei bambini inizia il ciclo di istruzione primaria e in media, il 50% abbandona prima di aver concluso il quarto anno, senza sapere ne leggere ne scrivere. La situazione è particolarmente grave nelle campagne e soprattutto per le bambine. Convinti che lo sviluppo dell'Africa passa anche e soprattutto per i banchi di scuola, Il VOICA si impegna con questo progetto al pagamento delle spese scolastiche per un gruppo di alunni delle scuole primarie e secondarie individuato dai nostri volontari in missione fornendo loro libri di testo e materiale scolastico, ed in alcuni casi pagando loro l’alloggio. La nostra collaborazione viene estesa inoltre agli insegnanti e agli istituti scolastici coinvolti nel progetto.


PROGETTO AGRICOLTURA PER LA VITA
Abbiamo pensato alla sinergia tra agricoltura e sanità, alla creazione di un progetto agricolo di sostegno al Dispensario, ma che poi allarga la propria sinergia promuovendo altre forme di sviluppo. Si tratta di:
• un progetto che crei posti di lavoro per braccianti locali,
• un progetto che usi una tecnica agricola più avanzata, specialmente nel campo della irrigazione, così da essere una ispirazione per un miglior sviluppo agli agricoltori circostanti,
• un progetto che immetta sul mercato una maggior quantità di cereali a prezzi modici così che i poveri non debbano fare la fame ed in fine,
• un progetto i cui proventi siano di aiuto all’economia del dispensario così che i poveri siano sempre curati.

PROGETTO DI PROMOZIONE DELL'INFANZIA IN BRASILE
Nel quartiere di Villa Sonia a Praia Grande, in un contesto sociale, quello brasiliano, caratterizzato da livelli di povertà globale e forme di arretratezza culturale, giovani e bambini non hanno significative prospettive di cambiamento delle proprie condizioni di vita. A questa fascia della popolazione vogliamo offrire una valida alternativa alla vita di strada promuovendo un processo di responsabilizzazione e cambiamento nel loro stile di vita attraverso l’offerta di stimoli ed opportunità partendo da un “linguaggio” a loro familiare... quello dell’accoglienza.
Vivere in prima persona la missione ti cambia la vita, questo lo sappiamo bene, ma anche tutti coloro che non possono partire per terre lontane possono allargare il cuore e farsi “missionari attraverso la carità”. Vi invitiamo ad aiutarci sostenendo i nostri progetti che sono sempre mirati a persone specifiche e reali che noi conosciamo o che raggiungiamo tramite i nostri volontari che lavorano in missione e che fanno si che i fondi raccolti sempre vanno a buon fine.
Un’offerta e una preghiera possono cambiare il mondo e farlo più equo e più bello.

VOICA ONLUS
Banca Intesa Sanpaolo Ag. 81. Ple. Gregorio VII, 10 - 00165Roma.
IBAN IT88 R030 6905 032000023125 633
Oppure C/C Postale n° 85686830 intestato a VOICA Onlus


Infine, ecco una mail di Federica, una volontaria di Voica in missione presso il dispensario in Togo...
“Ciao come stai?? tornato dalla Cina?? qui benone, si, davvero.
ti faccio TANTISSIMISSIMI AUGURI DI BUON NATALE E BUON ANNONUOVO!
Tanto saremo insieme, anche se lontani, ma insieme!
Cosa posso dirti... Il tempo non da tregua! Sono trascorsi 6 mesi da che sono qui, vissuti a ritmi frenetici, dove le mattine si susseguono ad una velocità surreale e i tramonti, che tingono di rosso porpora il cielo sotto cui stiamo ancora marciando, ci accompagnano fedelmente ricordandoci come tutto abbia un inizio ed una fine. E’ incoraggiante: c’e’ una tregua alle fatiche, alle corse, al caldo umido della stagione secca e anche gli ultimi ammalati che escono dal dispensario possono tornare a casa rincuorati e sopratutto curati. Qui non e’ cosi’ normale e a portata di tutti curare un influenza piuttosto che una febbre da malaria o una ferita anche lieve causata da una caduta. La nostra gente vive in modo molto semplice e non per scelta.

La casa puo’ essere una capanna di fango e frasche oppure una stanza in cemento e lamiera. Non hanno la luce, perche’ non se la possono permettere, non perche’ a loro sta bene cosi’. Non hanno l’acqua in casa, quindi il dovere ogni mattina di andarla a prendere al pozzo, che non sempre si trova a due passi. Non hanno letti ne’ materassi, ma stuoie sopra cui stendono i loro coloratissimi “pagne”multifunzionali. Non hanno di che coprirsi quando, la mattina presto, la temperatura si abbassa. Hanno figli, e alcuni la fortuna di avere anche una famiglia, ma sono pochi.
Hanno un lavoretto, alcuni, di poco conto come vendere qualche granaglia o delle ciabattine di gomma al mercato. Qualcuno e’ messo anche meglio, e’ vero, e magari fa il militare o l’insegnante o l’infermiere,ma anche loro, dopo l’affitto della stanza, le tasse scolastiche della scuola dei bambini e comprarsi qualcosa da mettere sotto i denti, resta con gli spiccioli che serviranno per gli spostamenti con la moto-taxi e “c’ est fini”.

Ecco che curarsi diventa allora un lusso e guarire un miracolo.
Fino ad ora, il dispensario, ha cercato in tutti i modi didare alla gente povera, la possibilita’ di sentirsi come gente normale, chepuo’ “osare” di chiedere una consultazione quando sta male.
Questo e’ possibile perche’ 4 anni fa e’ partito un progetto; delle persone, molte, si sono date da fare, si sono messe in gioco, ci hanno creduto, ed ecco che ora esistono: il laboratorio, da cui escono le analisi che diagnosticano patologie e infezioni; la farmacia, fornita dimedicinali anche molto buoni, come quelli che riceviamo coi container dall’Italia, quindi di qualita’ superiore rispetto a quelli africani o cinesi, checi permettono dunque, di darli gratuitamente a chi non ha le possibilita’ dipagarli; le consultazioni pre-natal alledonne in gravidanza dove oltre alle visite si fanno delle vere e proprie “lezioni” sulla prevenzione di infezioni, il rischio dell AIDS, i consigli per la gravidanza, l’allattamento,ecc... Sono discorsi che, in Occidente, forse non si fanno piu’ perche’ si sanno, ma in Africa sono i riti, gli stregoni del villaggio e il wodoo che decidono cosa una persona abbia e come vada seguita, quindi c’e bisogno anche di questo. E poi ancora, il programma nutrizionale per i bimbi malnutriti, la distribuzione di AntiRetroVirali ai malati di AIDS, le echografie, gli elettrocardiogrammi, il dentista, l’ oftalmologo... insomma, il primo ponte e’stato costruito, e’ solido e si porta bene, ma si puo’ DARE DI PIU’!
Mi vengono in mente tre donne a cui, grazie al lavoro indispensabile di Sr. Pat che ha recuperato e inviato medicinali, stiamo dando speranza e vita. Hanno tutte un tumore al seno e, prima di poterle operare, hanno prescritto loro le chemioterapie, chiedendo per queste una somma di2.500.000 CFA (4.500 euro!). Penso ad una ragazza di 22 o 23 anni, segnalataci un paio di mesi fa dai Servizi Sociali di Tokoin, l’ospedale principale di Lome’. Se non avesse potuto fare una radiografia, non avrebbe mai scoperto che cosa la costringeva a restare a letto e a non potersi rialzare e camminare. Non avrebbe saputo che erano dei nervi atrofizzati e accavallati, come a formare un pugno dietro la schiena, ad impedirle di muoversi. Una volta capito ilproblema, si puo’ passare all’operazione e pensare alla guarigione. O a quelli che abbiamo inviato all ospedale di Datcha, a 150 km da qui, per fare lo scanner ed essere operati all’ernia ai testicoli. Ecco da dove scaturisce il desiderio della radiologia: sono tante le persone che muoiono o che smettono di vivere perche’ paralizzate a letto, solo perche’ non esistono i mezzi economici per affrontare una radiografia!


Dal momento in cui si e’ pensato veramente alla realizzazione di questa grande opera, ecco che il Signore ci ha messo sullastrada delle persone, alcune fino a prima sconosciute, che hanno deciso di aiutarci. Abbiamo cosi’ recuperato un po’ del materiale di cui necessiteremo per la costruzione e perfino un mammografo, cosi’ che il cancro al seno si possa diagnosticare quanto prima e di conseguenza curare.
Ma c’e’ tanto tanto bisogno ancora di tanti piccoli sforzi fatti di rinunce, forse, a cose piacevoli ma frivole, a cose che ancora non sappiamo di volere, ma che vorremo presto, perche’ tutti ce le hanno...

Perche’ non andare contro corrente e fare i diversi, gli originali, quelli che hanno di meno, ma danno di piu’!
Oggi sono i poveri del Togo ad aver bisogno di cure, domani potrebbe essere uno qualsiasi di noi... se avremmo dato amore, altrettanto riceveremo.
Non sia mai l’indifferenza!”

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