La sponda del Ticino a Castelletto di Cuggiono, che
abbiamo conosciuto l’altro giorno parlando con Andrea Azzimonti, un giovane
animato dall’amore per l’ambiente che ripulisce la sua zona dai rifiuti, non è
soltanto un luogo bellissimo dal punto di vista naturalistico. E’ anche un
luogo di ritrovo per gruppi di anziani soliti a ricordare gli eventi del
passato. Il Ticino ha raggiunto, in questi giorni, i minimi storici e c’è
grande attesa per le prossime ore quando sono previste delle precipitazioni che
innalzeranno il livello del fiume. Come andavano le cose negli anni indietro?
Non tanto diversamente da oggi. Basta farsi un giro a castelletto di Cuggiono
(ma anche in altri luoghi lungo i vari comuni del Ticino) e parlare con gli abitanti
del luogo. Gli anziani ricordano la piena del 1951, ben più pesante di quella
del 2001. Una piena che arrivò fino all’altezza della collinetta dove oggi si
trova il ristorante ‘Da Bruno’.
Se l’estate 2016 sarà siccitosa l’agricoltura del
nostro territorio vivrà un periodo devastante. A lanciare l’allarme è stato direttamente
il presidente del Parco del Ticino Gian Pietro Beltrami durante la conferenza
stampa di fine anno tenutasi in Villa Castiglioni a Pontevecchio di Magenta. A
destare preoccupazione non c’è soltanto quello che il Parco definisce un
‘risicato compromesso’ raggiunto con il Ministero dell’Ambiante, che ha portato
ad un metro e venticinque sullo zero idrometrico il livello del lago Maggiore.
Con la promessa di arrivare all’agognato metro e mezzo richiesto dal Parco
entro il 2018. “Quella che ci appare la soluzione logica per non far soffrire
l’agricoltura”, ha detto Beltrami. La lunga distesa di sassi (c’è anche il
quarzo, molto prezioso) del Ticino conferma la criticità del momento. Lo scorso
anno una grossa mano l’hanno data i ghiacciai che , sciogliendosi, hanno
garantito il deflusso dell’acqua. Quest’anno le cose, in caso di mancanza di
pioggia, potranno andare diversamente perché novembre e dicembre sono stati
asciutti e sulle alpi la neve non si è vista. Basteranno, per risolvere i
problemi, le precipitazioni attese nelle prossime ore?
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