Incendio alla Sarpom di San Martino di Trecate: quali conseguenze? (LE FOTO)

Quella lunga colonna di fumo nero ben visibile sabato mattina anche in tutti i paesi del Magentino ha riportato alla mente quanto accadde nel 1994 quando a San Martino di Trecate si ruppe una tubazione del pozzo di trivellazione del deposito 14 dell'Agip. Sabato mattina si è verificato un incendio domato in un'ora circa (ecco le foto inedite scattate sul posto) nella raffineria Sarpom di San Martino di Trecate. Gli impianti sono stati evacuati e gli addetti messi in salvo. Nessuno ha riportato ferite, ma quella nube minacciosa sulle campagne che circondano la vallata del Ticino non prometteva nulla di buono. Anche il tratto di autostrada A4 tra Novara e Arluno è stato chiuso per precauzione. Caso gravissimo: è il secondo incendio che si sviluppa in quel sito nel giro di 15 giorni. Dal punto di vista ambientale non dovrebbero esserci conseguenze, anche se il condizionale in questi casi è d'obbligo.

Dal sito http://www.borsaitaliana.it/ apprendiamo che vi sono, invece, pesanti conseguenze da punto di vista dell'operatività. Tanto che “la raffineria Sarpom – si legge - sta operando sotto il 50% della sua capacità produttiva”. E proprio a causa dell'incendio sviluppatosi sabato scorso. “La Exxon – continua -, uno dei proprietari dell'impianto, sta procedendo con l'analisi dei danni e lavorando su un piano di emergenza, ha riferito un portavoce della società. La raffineria Sarpom fornisce il carburante per aeromobili al vicino scalo di Malpensa e ha una capacita' produttiva di 174 mila barili al giorno”. L'incendio di sabato scorso è durato 45 minuti ed è il secondo che ha interessato nelle ultime due settimane l'impianto di proprietà della Sarpom, joint-venture che vede soci la Esso Italiana del gruppo Exxon Mobil per il 74,1% e la Erg per la restante quota.

Commenti

  1. L'ho visto il fumo sabato mattina!!! immaginavo provenisse da trecate

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