Il Ticino in secca spaventa: il Parco chiede l'intervento delle istituzioni


Occorre un piano straordinario di gestione delle acque come per lo smog. Il mondo e l’ecosistema sono cambiati. A Parigi i grandi della Terra hanno sottoscritto un protocollo importante (COOP21). Anche sulle acque occorre intervenire. Se ne prenda atto!”.

A chiederlo a gran voce è il Parco del Ticino, che da anni combatte per una diversa gestione dell’acqua del Lago Maggiore. E  la  prolungata siccità di quest’inverno avrà ripercussioni gravi nei prossimi mesi per l’ecosistema del fiume, l’agricoltura ma anche per il turismo milanese con i Navigli prosciugati e la Darsena chiusa.

“Noi sapevamo che poteva accadere, e che accadrà sempre più spesso – aggiunge il vicepresidente del parco del Ticino, Luigi Duse -. Ora basta tentennare. Occorrono misure straordinarie che diventino ordinarie, e un nuovo sistema di gestione delle acque per il futuro. Se non si farà così, i danni all’ambiente, all’agricoltura e al sistema economico (vedi Darsena e Navigli a Milano) saranno incalcolabili”

 

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