Flavio Oreglio, momento catartico al Teatro della Cooperativa fino al 1 febbraio


Nell'anno che vede i suoi ben trenta di palcoscenico,  il momento, per Flavio Oreglio, diventa veramente "catartico"! Sul palco del Teatro della Cooperativa, fino al 1 febbraio, il noto attore ed autore questa volta non parla di filosofia o religione ma entra nella semiologia del meccanismo del comico. Insomma, celebra il suo lavoro trentennale parlandoci proprio dei ferri del mestiere. Citando - nel titolo dello spettacolo - il buon Descartes (al secolo italiano, Cartesio, il celeberrimo filosofo del raziocinio) ed il drammaturgo, attore, comico italiano dei primi decenni del Novecento, Ettore Pretolini, Oreglio propone 75' minuti di decostruzione del meccanismo del comico, tra semiologia, fotografie familiari, barzellette e canzoni. Il bello è che ad Oreglio riesce la sfida di dimostrare (una sfida non dichiarata) come una buona battuta, una barzelletta costruita con intelligenza, siano irresistibili sempre e comunque: anche conoscendone le leve.
Del resto Oreglio non è "solo" un fine costruttore di testi satirici: ne è anche un sapiente interprete. Sappiamo bene, almeno dai tempi di Totò, come l'efficacia di una battuta, dipende moltissimo dal saperla dire: scelta del momento, della pausa, del repentino cambio di tono. Un talento naturale, un mestiere lungo.
Dopo "Sulle spalle dei giganti" dello scorso anno, ancora una volta il Teatro della Cooperativa ci propone la sagacia e l'acume di Flavio Oreglio. E questo "Discorso sul metodo dell'attor comico" non potrebbe trovare - in Milano - miglior scena, dato l'autentico amore della direzione artistica del teatro - Renato Sarti - per il teatro nella sua declinazione più popolare.  "Raccontare una storia per far ridere o far ridere per raccontare una storia?", ci chiede l'attore aprendo la sua piéce. Le risposte dell'autore di Peschiera Borromeo e quella del teatro di Niguarda si odono in via Hermada veramente all'unisono.

Per prenotazioni ed info:
Teatro della Cooperativa, via Hermada 8, Milano – tel. 02.64749997


Alessandra Branca

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