MAGENTA Erano pronti a spacciare hashish e marijuana nei paesi del magentino. In auto avevano tutto l’occorrente per rifornire i consumatori della zona, ma sono stati fermati in tempo dalla Polizia Stradale di Magenta. Gli agenti della caserma di via Milano da parecchio tempo stanno svolgendo attività preventiva
nel campo dello spaccio di droga e della guida sotto l’effetto di stupefacenti, fenomeni sempre presenti. Venerdì pomeriggio si trovavano sulla ex statale 11 all’altezza della frazione di Pontenuovo a Magenta e hanno fermato una Fiat Punto grigia. A bordo c’erano due persone, due giovanissimi italiani. Gli agenti in servizio si sono subito insospettiti. All’interno di uno zainetto, vicino a un passeggino con tanto di biberon vicino, c’erano alcuni pacchetti di sigarette.
E da uno di questi è spuntato un panetto di hashish. La perquisizione, a questo punto, è continuata in maniera più accurata. Nel bagagliaio è saltata fuori altra roba. Sotto la ruota di scorta, ben avvolti in uno straccio per le pulizie c’erano due bustine con cento grammi di marijuana e altre tre dosi, due da mezzo grammo e una da un grammo di marijuana. In auto c’era anche un bilancino di precisione, segno che gli spacciatori erano pronti a soddisfare da subito le richieste dei clienti. E, mentre era in corso la perquisizione, i telefonini due giovani continuavano a squillare.
Le indagini della Polizia Stradale sono continuate nell’abitazione dei due ragazzi. A casa di D.R., 24enne di Robecco sul Naviglio hanno ritrovato semi di marijuana, un bilancino di precisione, un trinciatore metallico di dosi, oltre a due grammi di marijuana in una bustina e 18 in un’altra e un altro trinciatore. L’altro ragazzo, A.D., classe 1991, risultava essere di Cassolnovo in provincia di Pavia. Per sviare le indagini ha però detto che, almeno temporaneamente, viveva con il papà a Gaggiano, perché i genitori erano separati. Probabilmente un tentativo di portare fuori pista gli agenti perché a Gaggiano, nella casa del papà, non avrebbero trovato nulla di compromettente. Gli agenti non si sono lasciati ingannare e hanno perquisito anche l’abitazione della mamma a Novara.
Dove, invece, sono stati trovati altri 25 grammi di marijuana nascosti nell’armadio della camera, tre coltellini intrisi di stupefacente e altro materiale. C’erano anche cinquemila euro e dei bigliettini in codice. Quei codici che usano gli spacciatori quando parlano al cellulare con i clienti. L’operazione,
nel complesso, ha portato al sequestro di circa duecento grammi di marijuana, 42 di hashish, due bilancini, attrezzatura di vario genere, tre coltelli da taglio e tre telefonini. I due ragazzi sono stati arrestati per detenzione di stupefacenti in concorso e trasferiti nella camera di sicurezza della Questura
di Milano in attesa del rito per direttissima. Per loro sono stati disposti gli arresti domiciliari.
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