SEDRIANO “Signor agente non volevo mica andare con una prostituta, la mia religione me lo impedisce!”: E' solo una delle tante scuse proposte dai clienti delle lucciole giunte alla Polizia locale di Sedriano da quando è entrata in vigore l'ordinanza che li multa con 500 euro se sorpresi a contrattare una prestazione sessuale. Provvedimento che il sindaco Alfredo Celeste ha definito “doveroso”, e che “di sicuro scoraggerà il ripetersi di simili comportamenti. Chi subirà una sanzione salata si guarderà bene dal fermarsi nuovamente con una prostituta”. Il cliente fermato era un pakistano di religione musulmana.
Ecco come aveva motivato la sua presenza con una lucciola: “Stavo solo cercando di redimerla, sono comportamenti che noi non tolleriamo. Insomma, la volevo salvare”. Fatto sta che di multe ne sono state inflitte parecchie in pochi mesi, e le scuse dei clienti, terrorizzati dal fatto che, in famiglia, qualcuno potrebbe scoprire il loro vizio, sono le più disparate. “Non stavo contrattando alcunchè – ha detto un uomo di 56 anni a verbale – mi limitavo ad interloquire con un'amica ormai da quasi 5 minuti, a pochi metri dall'ingresso della cascina Alemagna”. Scuse alle quali gli agenti della Polizia locale non cascano. C'è anche chi, tra i clienti, critica fortemente l'operato delle forze dell'ordine giudicandolo discriminatorio.
“Passando tutti i giorni da quel luogo – ha fatto scrivere un altro cliente – e vedendo la persona e i suoi rifiuti giacere indisturbati indicandone l'attività anche quando ella è assente, facendone pubblicità, ho pensato che l'amministrazione tollerasse tale situazione. Insomma, pensavo fosse permesso! Del resto nel Vostro territorio non ci sono cartelli informatori”. Infine il commento patetico: “Mettetevi nei miei panni, non è facile perdere così un terzo dello stipendio”.
Ecco come aveva motivato la sua presenza con una lucciola: “Stavo solo cercando di redimerla, sono comportamenti che noi non tolleriamo. Insomma, la volevo salvare”. Fatto sta che di multe ne sono state inflitte parecchie in pochi mesi, e le scuse dei clienti, terrorizzati dal fatto che, in famiglia, qualcuno potrebbe scoprire il loro vizio, sono le più disparate. “Non stavo contrattando alcunchè – ha detto un uomo di 56 anni a verbale – mi limitavo ad interloquire con un'amica ormai da quasi 5 minuti, a pochi metri dall'ingresso della cascina Alemagna”. Scuse alle quali gli agenti della Polizia locale non cascano. C'è anche chi, tra i clienti, critica fortemente l'operato delle forze dell'ordine giudicandolo discriminatorio.
“Passando tutti i giorni da quel luogo – ha fatto scrivere un altro cliente – e vedendo la persona e i suoi rifiuti giacere indisturbati indicandone l'attività anche quando ella è assente, facendone pubblicità, ho pensato che l'amministrazione tollerasse tale situazione. Insomma, pensavo fosse permesso! Del resto nel Vostro territorio non ci sono cartelli informatori”. Infine il commento patetico: “Mettetevi nei miei panni, non è facile perdere così un terzo dello stipendio”.
io ho sentito di uno che andava a prostitute per curare la prostata e diceva che funzionava
RispondiEliminaCurioso il commento del precedente lettore.
RispondiEliminaE c'è chi assicura che vi sono persone che quando si riferiscono a quella ghiandola maschile la nominano convinte e ignare proprio con quel nome...
Chissà, magari c'è anche chi dice di aver avuto un'avventura galante con una bella...prostata!
Quanto sopra, se possibile, solo per un sorriso, anche se forse amaro e stentato.
Girovaghi nel sito.