PARCO DEL TICINO (di Francesco Prina) “Bene ha fatto la Presidente del Parco del Ticino, Milena Bertani, con il direttore Dario Furlanetto a denunciare lo stallo in cui il decreto legge del Governo 78/2010 getta l’attività dell’ente Parco del Ticino. I parchi regionali della Lombardia sono da sempre punto di riferimento nel panorama nazionale e non solo, e che hanno costituito da oltre trent’anni un modello di organizzazione federalista “ante litteram”, puntando su una governance fortemente ancorata al territorio di appartenenza con la formulazione del consorzio obbligatorio.
In particolare il nostro Parco del Ticino è stato il primo e da sempre si distingue per la validità dei propri interventi di tutela e valorizzazione del nostro particolare paesaggio ed ambiente. Il valore dell’ente risiede proprio nella condivisione della gestione (attraverso gli organi consiliari preposti) con gli enti locali, con i quali sono state elaborate risposte a problemi collettivi.
Il decreto governativo taglia testa e gambe agli enti Parco ed anche al nostro: senza una direzione adeguata e competente ma anche senza quelle risorse umane e professionali di cui da sempre il Parco si avvale nel perseguimento degli obiettivi (di censimento, di controllo, di intervento su flora e fauna, di formazione, etc) la capacità di azione viene drasticamente mutilata.
Questo non è ammissibile; il nostro territorio ne risentirebbe negativamente ed in modo pesante e peraltro si tratta di posti di lavoro che vengono azzerati.
Prima della pausa agostana in Consiglio Regionale abbiamo posto la questione all’amministrazione regionale. Io insieme ai miei colleghi del Pd abbiamo presentato un ordine del giorno molto puntuale attraverso il quale chiediamo oltre che un ammodernamento dei sistema dei parchi lombardi anche un preciso impegno di compensazione finanziaria. Ciò che il Governo toglie la Regione deve implementare.
Attendiamo ora l’incontro con tutti gli enti Parco il 23 settembre in Regione con l’assessore Colucci, ma attendiamo soprattutto di avviare un percorso in Commissione Parchi.
Francesco Prina
Membro Commissione Regionale Agricoltura e Parchi
http://www.francescoprina.it/
In particolare il nostro Parco del Ticino è stato il primo e da sempre si distingue per la validità dei propri interventi di tutela e valorizzazione del nostro particolare paesaggio ed ambiente. Il valore dell’ente risiede proprio nella condivisione della gestione (attraverso gli organi consiliari preposti) con gli enti locali, con i quali sono state elaborate risposte a problemi collettivi.
Il decreto governativo taglia testa e gambe agli enti Parco ed anche al nostro: senza una direzione adeguata e competente ma anche senza quelle risorse umane e professionali di cui da sempre il Parco si avvale nel perseguimento degli obiettivi (di censimento, di controllo, di intervento su flora e fauna, di formazione, etc) la capacità di azione viene drasticamente mutilata.
Questo non è ammissibile; il nostro territorio ne risentirebbe negativamente ed in modo pesante e peraltro si tratta di posti di lavoro che vengono azzerati.
Prima della pausa agostana in Consiglio Regionale abbiamo posto la questione all’amministrazione regionale. Io insieme ai miei colleghi del Pd abbiamo presentato un ordine del giorno molto puntuale attraverso il quale chiediamo oltre che un ammodernamento dei sistema dei parchi lombardi anche un preciso impegno di compensazione finanziaria. Ciò che il Governo toglie la Regione deve implementare.
Attendiamo ora l’incontro con tutti gli enti Parco il 23 settembre in Regione con l’assessore Colucci, ma attendiamo soprattutto di avviare un percorso in Commissione Parchi.
Francesco Prina
Membro Commissione Regionale Agricoltura e Parchi
http://www.francescoprina.it/
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