La tutela del territorio è una delle priorità dell’Amministrazione comunale di Ozzero guidata dal sindaco Willie Chiodini. È questo lo spirito della nuova delibera che è stata approvata all’unanimità nella seduta consiliare dello scorso 8 settembre, per ribadire il parere contrario dell’Amministrazione alla realizzazione di un impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi.
La società BIANCHITAB, infatti, intende realizzare un impianto per il trattamento di terre contaminate da idrocarburi in un’area ubicata nel territorio comunale di Morimondo, al confine con Ozzero lungo la strada statale 526. Il progetto sta ancora seguendo l’iter di Valutazione di Impatto Ambientale e si attende di conoscere gli sviluppi della Conferenza dei Servizi (del 15 settembre a Milano, Regione Lombardia), cui partecipano tutti gli Enti coinvolti.
Il Comune di Ozzero ha già espresso formalmente parere negativo al progetto, in occasione della seduta straordinaria del consiglio comunale dello scorso 24 febbraio. Continuerà a porre in essere ogni possibile strategia politica, amministrativa e legale per impedire la realizzazione dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali e pericolosi. Il Parco del Ticino e il vice presidente della Provincia di Milano hanno condiviso le preoccupazioni del sindaco Chiodini per un progetto che rischia di compromettere un territorio pregiato e caratterizzato dalla presenza di note aziende del settore alimentare e di realtà agrituristiche di qualità. Ai recenti “Stati Generali Est Ticino Expo 2015” tenutesi a Morimondo per stimolare le comunità locali a condividere, proporre e partecipare all’esposizione universale, è emersa dagli interventi degli amministratori la volontà di collaborare per preservare questo territorio.
Il Comune di Ozzero si è rivolto agli Enti preposti per avere maggiori delucidazioni sul progetto della BIANCHITAB e sugli eventuali rischi per il territorio circostante. Ha posto più volte l’accento sulla criticità di localizzazione di un simile impianto in un’area che non si configura pienamente come area industriale e che presenta un solo fabbricato con aree di pertinenza a verde la cui ultima utilizzazione è stata quella di centro logistico per un importante gruppo commerciale del Nord Italia.
«La struttura ha tutte le caratteristiche di un immobile dismesso da anni il cui nuovo utilizzo deve necessariamente tenere conto dei siti e delle attività adiacenti, nonché della conservazione della connotazione agricola dell’ambiente circostante. - dichiara il sindaco Willie Chiodini - Nell’area sono presenti in particolare immobili ad uso residenziale e aziende di trasformazione del latte con prodotti a certificazione D.O.P. e marchio Parco Ticino, per i quali è obbligatoria la procedura di micro localizzazione con identificazione di una fascia di rispetto dagli impianti di trattamenti rifiuti. È evidente che l’area non è adeguata alla realizzazione e attivazione di un impianto per il trattamento di terre contaminate da idrocarburi, con possibili sviluppi molto negativi a scapito dell’ambiente, della salute dei cittadini, delle attività agricole e degli standard generali di qualità della vita».
La delibera comunale approvata lo scorso 8 settembre è stata inviata a tutti gli Enti interessati, tra questi: Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Lombardia, Provincia di Milano, ARPA U.O. Territorio e Attività integrate di Parabiago, A.S.L. Provincia di Milano n. 1, Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino. «In questa battaglia ambientale contro l’impianto di rifiuti speciali sono importanti anche il ruolo e il sostegno dei cittadini e delle diverse realtà associative che hanno veramente a cuore la difesa e la valorizzazione del nostro territorio. - afferma il sindaco Willie Chiodini - Il Comitato Civico di Ozzero, invece, non ha preso alcuna posizione, neanche di semplice sostegno all’azione dell’Amministrazione comunale, a differenza di molti cittadini che hanno condiviso a titolo personale, le azioni intraprese dall’Amministrazione nel portare avanti questa battaglia di difesa del territorio. L’augurio, quindi, è che il Comitato sia realmente un organismo civico e non meramente politico e che abbia veramente a cuore il territorio senza creare divisioni nella cittadinanza e inutili allarmismi su problemi che nulla hanno a che fare con l’operato dell’Amministrazione».
La società BIANCHITAB, infatti, intende realizzare un impianto per il trattamento di terre contaminate da idrocarburi in un’area ubicata nel territorio comunale di Morimondo, al confine con Ozzero lungo la strada statale 526. Il progetto sta ancora seguendo l’iter di Valutazione di Impatto Ambientale e si attende di conoscere gli sviluppi della Conferenza dei Servizi (del 15 settembre a Milano, Regione Lombardia), cui partecipano tutti gli Enti coinvolti.
Il Comune di Ozzero ha già espresso formalmente parere negativo al progetto, in occasione della seduta straordinaria del consiglio comunale dello scorso 24 febbraio. Continuerà a porre in essere ogni possibile strategia politica, amministrativa e legale per impedire la realizzazione dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali e pericolosi. Il Parco del Ticino e il vice presidente della Provincia di Milano hanno condiviso le preoccupazioni del sindaco Chiodini per un progetto che rischia di compromettere un territorio pregiato e caratterizzato dalla presenza di note aziende del settore alimentare e di realtà agrituristiche di qualità. Ai recenti “Stati Generali Est Ticino Expo 2015” tenutesi a Morimondo per stimolare le comunità locali a condividere, proporre e partecipare all’esposizione universale, è emersa dagli interventi degli amministratori la volontà di collaborare per preservare questo territorio.
Il Comune di Ozzero si è rivolto agli Enti preposti per avere maggiori delucidazioni sul progetto della BIANCHITAB e sugli eventuali rischi per il territorio circostante. Ha posto più volte l’accento sulla criticità di localizzazione di un simile impianto in un’area che non si configura pienamente come area industriale e che presenta un solo fabbricato con aree di pertinenza a verde la cui ultima utilizzazione è stata quella di centro logistico per un importante gruppo commerciale del Nord Italia.
«La struttura ha tutte le caratteristiche di un immobile dismesso da anni il cui nuovo utilizzo deve necessariamente tenere conto dei siti e delle attività adiacenti, nonché della conservazione della connotazione agricola dell’ambiente circostante. - dichiara il sindaco Willie Chiodini - Nell’area sono presenti in particolare immobili ad uso residenziale e aziende di trasformazione del latte con prodotti a certificazione D.O.P. e marchio Parco Ticino, per i quali è obbligatoria la procedura di micro localizzazione con identificazione di una fascia di rispetto dagli impianti di trattamenti rifiuti. È evidente che l’area non è adeguata alla realizzazione e attivazione di un impianto per il trattamento di terre contaminate da idrocarburi, con possibili sviluppi molto negativi a scapito dell’ambiente, della salute dei cittadini, delle attività agricole e degli standard generali di qualità della vita».
La delibera comunale approvata lo scorso 8 settembre è stata inviata a tutti gli Enti interessati, tra questi: Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Lombardia, Provincia di Milano, ARPA U.O. Territorio e Attività integrate di Parabiago, A.S.L. Provincia di Milano n. 1, Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino. «In questa battaglia ambientale contro l’impianto di rifiuti speciali sono importanti anche il ruolo e il sostegno dei cittadini e delle diverse realtà associative che hanno veramente a cuore la difesa e la valorizzazione del nostro territorio. - afferma il sindaco Willie Chiodini - Il Comitato Civico di Ozzero, invece, non ha preso alcuna posizione, neanche di semplice sostegno all’azione dell’Amministrazione comunale, a differenza di molti cittadini che hanno condiviso a titolo personale, le azioni intraprese dall’Amministrazione nel portare avanti questa battaglia di difesa del territorio. L’augurio, quindi, è che il Comitato sia realmente un organismo civico e non meramente politico e che abbia veramente a cuore il territorio senza creare divisioni nella cittadinanza e inutili allarmismi su problemi che nulla hanno a che fare con l’operato dell’Amministrazione».
Encomiabile, sempre, l'attenzione verso il rispetto della Natura, nostra Madre Terra. Anche, e soprattutto, dai piccoli e concreti gesti, più che dai grandi proclami.
RispondiEliminaUn invito ad un comportamento personale conseguente.
Gli amici di Dairago.