Passa ai contenuti principali

NAVIGLIOPARLANTE

News dal territorio...

Cerca nel blog

Pagine

Home page

Visualizzazione dei post con l'etichetta boffalora

Visualizza tutti

Post

Un secolo dall'ultima navigazione: rivive oggi il Barchett da Boffalora

Pubblicato da Graziano Masperi in data giugno 23, 2013

boffalora navigazione naviglio grande ticino

+

Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app

Prende contromano la Boffalora-Malpensa e causa un incidente

Pubblicato da Graziano Masperi in data dicembre 22, 2012

ambulanza automedica boffalora incidente malpensa vigili del fuoco

+

Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app

"Dal Toce al Ticino lungo il naviglio Grande...approdo a Boffalora" (FOTO)

Pubblicato da Graziano Masperi in data settembre 16, 2012

boffalora naviglio grande sopra ticino toce

+

Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app

Dove puoi trovarmi:

Facebook
Instagram

Archivia

aprile 20251
giugno 20242
aprile 20241
febbraio 20242
gennaio 20243
dicembre 202311
novembre 20233
ottobre 20232
settembre 20231
agosto 20231

Mostra di più Mostra di meno

Etichette

'ndrangheta
100%Animalisti
118 milano
8 marzo
abbandonato
abbazia
abbiategrasso
abbiatense
abusi edilizi
abusi sessuali

Mostra di più Mostra di meno

Segnala una violazione

Translate

SITI CORRELATI

Naviglionelmondo
Naviglio Running

Corbetta

Villa Pagani

Robecco sul Naviglio

Vecchio ponte degli scalini

Corbetta

Fontanile

Cassinetta di Lugagnano

Villa Visconti Maineri

Boffalora sopra Ticino

Cigni a passeggio lungo il Naviglio

Bernate Ticino

La Canonica

Mi presento

Per quanto mi riguarda sono un cronista con la passione per i viaggi reportage, il mio territorio e lo sport. Soprattutto la corsa, tanto da avere un blog dedicato esclusivamente alle mie imprese da runner. Penso che il giornalismo possa essere definito in un unico modo, ovvero raccontare quello che succede in questo mondo. Ad oggi collaboro con il quotidiano Il Giorno e con il sito di informazione Ticinonotizie.it. Nel corso della mia carriera da cronista ho collaborato con un poì’ tutti i giornali locali. Dal vecchio Altomilanese poi scomparso, al fantastico Città Oggi, vera palestra di allenamento epr chi voleva fare il giornalista, al Settegiorni, all’Ordine e Libertà, La Prealpina, L’informatore Vigevanese, il Logos, la Libera Stampa l’Altomilanese, il CorriereAltomilanese.com e forse dimentico pure qualcuno. Ho collaborato anche con il comune di Pero dove mi sono occupato di comunicazione istituzionale. Nel corso del 2022 mi sono messo a disposizione di due enti di beneficienza per seguirne la comunicazione. Due realtà importanti come l’Aicit e la San Vincenzo de Paoli. Mi piace occuparmi del sociale, anche se giornalisticamente parlando seguo, soprattutto, la cronaca nera. Quella che considero una branca importante del giornalismo. Fare cronaca nera vuol dire essere attenti osservatori del territorio, diventare un po’ investigatori e un po’ psicologi. A volte si entra nella vita di persone che hanno subito un torto, che sono cadute in disgrazia, che hanno a che fare con le difficoltà, che stanno vivendo una tragedia sulla loro pelle. Ho imparato molto in questi anni di cronaca. Con la regola principale da seguire sempre che è quella di non spettacolarizzare le tragedie per non sconfinare nella curiosità morbosa. Errore da non fare, nella maniera più assoluta. Da alcuni anni faccio anche reportage su argomenti di interesse generale in Italia e all'estero. Unendo, in questo modo, la passione per i viaggi a quella del giornalismo. Quello d’assalto, per intenderci. Reportage che faccio per pura passione, senza alcun fine di lucro collaborando saltuariamente con la rivista Osservatoriodiritti.it che monitora il rispetto dei diritti umani nel mondo. Ho scritto parecchio di diritti umani, pur non considerandomi certo un esperto in materia. Nel 2022 in Palestina, entrando in alcuni campi profughi, ad inizio anno nel quartiere ghetto di Bucarest di Ferentari. Prima ancora nel 2019 ho parlato di libertà di stampa in Ucraina, della violazione dei diritti alla frontiera tra Marocco e l'enclave spagnola di Ceuta, dei diritti negati ai disabili in Marocco, dei migranti a Rosarno in Calabria. Ho cominciato nel 2014 a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, Sicilia meridionale, per il dramma degli sbarchi di profughi provenienti dall'Africa. Nella Val Susa, a Chiomonte, per le proteste dei No Tav. A Mollenbeek, quartiere di Bruxelles in Belgio, popolato nella stragrande maggioranza da immigrati di religione musulmana. Da quel quartiere le indagini hanno portato alla luce cellule del terrorismo islamico resesi responsabili di stragi assurde. Altro quartiere ghetto l’ho visto nella civilissima Svezia. A Malmö, Rosengard. Il giardino delle rose popolato da migliaia di famiglie di origine straniera. Reportage, sempre sul tema immigrazione tra Como e Chiasso e tra Ventimiglia e Mentone. E poi a Barcellona per le manifestazioni degli indipendentisti catalani e il rapporto con la cultura islamica in una città appena martoriata da un feroce attentato. Nel mese di aprile ho visitato la Bosnia Erzegovina, terra che porta ancora i segni della guerra e che vive quotidianamente grossi problemi. Le contraddizioni emergono in tutta la loro durezza. Da Medjugorje a Mostar ai villaggi vicini. A Mostar trovi le moschee a pochi metri dalle chiese. Una convivenza che oggi appare possibile, ma che nasconde ancora tante insidie. Sono stato anche a Scampia, Napoli e nei villaggi del Marocco. Dove la povertà fa apprezzare le cose semplici della vita che noi abbiamo dimenticato. Girare il mondo entrando da vicini nei problemi più grossi di tante realtà mi ha aiutato ad apprezzare ancora di più il mio territorio. Quello dei miei genitori, dei miei nonni. Le mie campagne, il mio Parco del Ticino. Questo blog lo dedico proprio al mio territorio. Alle piccole realtà locali, le terre custodite gelosamente dai nostri avi, le piccole chiese spesso sconosciute che nascondono una storia immensa. Naviglio parlante nasce da questo. Dallo sbuffare lento del mio Naviglio specialmente nel periodo invernale. Sembra quasi parlare il Naviglio. Bisogna saperlo ascoltare e noi ci proviamo…

Perché è nato Naviglioparlante

	Chi Siamo

	Naviglioparlante si occupa delle bellezze naturali, storiche, archeologiche del territorio. In particolare dei comuni che si affacciano sul Ticino e sul Naviglio Grande nell'area Magentino, Abbiatense e Castanese. Il nome l'ho scelto pensando al tratto di alzaia che separa Robecco da Cassinetta nei mesi invernali. Quando il silenzio è totale e l'unico rumore è lo sbuffare lento del Naviglio Grande. Per segnalazioni o altro scrivere a graziano.masperi@gmail.com

Powered by Blogger