Lo sfregio a Gesù Bambino del presepio sul sagrato della Chiesa di San Rocco, gesto di una viltà unica


La giornata di oggi, amici di Naviglioparlante, è stata rovinata dall’atto di vile teppismo commesso ai danni del presepe sul sagrato della chiesa di San Rocco a Magenta. Abbiamo guardato e riguardato la foto dello sfregio e, tristezza a parte, non abbiamo granché da dire. Se non che colui o coloro che hanno compiuto quel gesto lo hanno fatto con una cattiveria immensa. Hanno staccato la testa del Gesù Bambino che la Madre abbracciava con amore. 

Perché lo hanno fatto? Non possiamo saperlo, ovvio. Possiamo farci delle domande con il rischio di non riuscire a risponderci. Oggi Marcello Stoppa Corona di Naviglioparlante ha parlato con Jessica Oldani, colei che quel presepe lo ha voluto, e poi anche con il Sindaco Luca Del Gobbo e con il Parroco don Giuseppe Marinoni incontrati alla marcia della Pace. Il primo cittadino ha detto che si deve intervenire sui giovani. Sentono troppa musica che inneggia alla violenza. Sarà davvero colpa di una musica così diversa da quella che ascoltavamo fino a pochi anni fa? La nostra era musica che lanciava messaggi di pace, di amore, di speranza. 

Quella di oggi non lancia messaggi. Inneggia all’odio. Non tutta chiaramente, ma una parte. Molta di quella che più ascoltano i giovanissimi è inascoltabile. Oggi i ragazzi ascoltano parole del tipo: “Questa mattina mi sono alzato con tanta voglia di uccidere”. Ripetiamo quella frase dieci, cento volte al giorno, e poi ancora il giorno dopo ed ecco che il danno è fatto. Non sappiamo se stiamo seguendo la pista giusta, ma stiamo semplicemente facendo delle considerazioni che possono non c’entrare niente con quel che è successo. La nostra solidarietà a Jessica, a coloro che quel presepe lo hanno voluto con gioia.

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