Silvia Minardi si presenta con 'Progetto Magenta': "Basta con le decisioni prese senza i magentini o addirittura contro i magentini"


 È cominciata facendo parlare la gente, che ha raccontato i problemi della città, la conferenza stampa di ‘Progetto Magenta, tenutasi questa mattina in Casa Giacobbe. È cominciata facendo parlare quelle persone che hanno il polso della situazione sulla povertà dilagante, come Gabriella Cellamare della San Vincenzo. Sui problemi del commercio, come Carlo Ronzio che oggi a 78 anni si sveglia tutte le mattine come da 55 anni a questa parte per aprire il suo negozio solo perché gli piace. Le difficoltà economiche si sono aggravate, lo sappiamo. Oggi i negozi non aprono più come una volta, ma chiudono. 

 Gli ultimi due anni hanno messo in ginocchio tante attività. C’è da aspettarsi un ulteriore peggioramento con il prossimo arrivo delle bollette. Ronzio racconta che “55 anni fa Magenta era bellissima, c’era vita e tanta voglia di fare”. Ci sono stati altre interventi, tutti pronti a denunciare queste problematiche. Non ultime la mancanza di comunicazione dell’Amministrazione attuale e il tema sicurezza che, inevitabilmente, entra sempre in gioco. “Ringrazio tutte quelle persone che ci stano chiamando raccontandoci di questi problemi – ha detto Silvia Minardi, la candidata a Sindaco per Progetto Magenta -  Progetto Magenta vuol dire solo una cosa, che noi stiamo con Magenta e non è solo uno slogan. È quello che ciascuno di noi crede di voler praticare”. Silvia Minardi ha aperto la conferenza stampa facendo parlare chi si occupa di associazioni, i commercianti, i cittadini perché, dice, “Dalle persone ho imparato a capire quali fossero i bisogni di questa città. Questo è lo stile che intendiamo dopo 15 anni di decisioni prese nelle stanze chiuse di piazza formenti. Quegli uffici devono aprirsi alla città. È impensabile che le decisioni vengano prese senza la città o, addirittura, contro la città”. 

Cita due casi su tutti: “Via Garibaldi, rifatta senza la città e senza ascoltare i magentini. E il silos di via de Gasperi. La decisione di destinare 275 parcheggi a pagamento per tenere in piedi Asm è stata presa contro Magenta e oggi il silos è l’emblema del fallimento della politica amministrativa di almeno due giunte. Progetto Magenta è l’alternativa vera a questo modo di governare. Ci poniamo oggi come una squadra con un programma e idee in alternativa a tutto quello che ha portato magenta alle situazioni che sono sotto gli occhi di tutti e che ci raccontiamo ogni giorno”.

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