Magenta, la Lega: "la maggioranza dei voti non esiste più: si dimettano tutti"

All'indomani dall'uscita di Rifondazione dalla maggioranza del governo cittadino, la Lega Nord rimarca come l'uscita dei cugini di maggioranza, per quanto non tolga al Pd il primato in Consiglio (9 su 16 consiglieri), non rappresenti più sul conteggio dei voti elettivi, la maggioranza. Pubblichiamo il comunicato diffuso dalla sezione di lega Nord Magenta:

<< Cuciti insieme per sconfiggere le “destre”, nell’oramai lontano 2012, con l’uscita di Rifondazione cessa di fatto l’esperimento mal riuscito della coalizione di sinistra per Magenta. Dopo le dimissioni del Presidente Petrone e della consigliera Monolo, stimati da noi per capacità e voce fuori dal coro, oggi registriamo anche l’uscita dalle fila della maggioranza del Consigliere Vulcano e quindi anche dell’Assessore Garegnani in quota Rifondazione Comunista. Al di là delle motivazioni condivisibili o meno, ciò che traspare è la completa disgregazione ed inconcludenza “dell’armata brancaleone” che si affacciò alle comunali del 2012. A poco a poco tutti i pezzi che vinsero, cuciti insieme, grazie alla mancanza di un centro destra unito, hanno subito un processo di disgregazione.
“Ad oggi, ci chiediamo, se vi sia ancora una effettiva maggioranza di cittadini che credono nell’operato dell’amministrazione Invernizzi.”- così Stefania Bonfiglio, segretario Lega Nord Magenta-“ questa amministrazione più volte si è dimostrata inconcludente ed inconsistente su molte questioni : dalla gestione del bilancio comunale, alla partita di Expo passando per la vicenda ATS e le politiche del lavoro di cui avremmo chiesto conto all’oramai ex Assessore Garegnani nel prossimo consiglio comunale.” Una maggioranza che vinse di soli 352 voti al ballottaggio, di cui, dati alla mano, 594 del primo turno appartenevano indicativamente a Sel e Rifondazione.
“Il vantaggio “democratico” dell’amministrazione Invernizzi” di fatto è mancato” -commenta il Capogruppo Gelli- “ ora chiediamo le dimissioni in onore dei principi democratici tanto decantati dalla maggioranza. Prendano atto di avere fallito su tutta la linea e si rimettano al voto dei propri cittadini che di certo sapranno dare conto di questi quasi quattro anni di amministrazione Razzano/Invernizzi.” “ Infine” -continua Gelli- “speriamo che il Sindaco non voglia rimpiazzare l’assessore dimissionario; di fatto apprezzeremmo che i mille euro, risparmiati con le dimissioni dell’assessore Garegnani, vengano impiegati per assistere le famiglie magentine in difficoltà.” >>
Lega Nord Magenta - 6 ottobre 2015
(abranca)

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