Tangenziale nel Parco del Ticino, Finiguerra: "Beltrami dimettiti!"

Nelle ultime settimane si sono succeduti incontri e dichiarazioni da parte di alcuni dei protagonisti istituzionali della partita Tangenziale ANAS nel parco del Ticino. Il Ministro Delrio, con l’approvazione del contratto di programma tra il suo ministero e l’ANAS, ha di fatto messo il timbro “si può fare” stanziando i 118 milioni di euro necessari a completare quella che alcuni si ostinano a definire “opera strategica nazionale”: il collegamento di Vigevano con Magenta (costo complessivo 220 milioni di euro). Alcuni sindaci pare abbiano elaborato una proposta alternativa al progetto dell’ANAS (mai presentata pubblicamente a nessuno). Obiettivo: mitigazioni e cambio di tracciato.

ANAS, avrebbe respinto la proposta e fatto notare che sono possibili solo alcune piccole migliorie. Infatti, la Legge Obiettivo permette solo leggere modifiche che non possono però mai riguardare il tracciato e la tipologia dell’infrastruttura (lo dice espressamente la Legge Obiettivo). L’Assessore Regionale Garavaglia, annusato che la grande opera per andare da Vigevano a Magenta comincia ad essere una barzelletta, ha promesso al tavolo di concertazione tra sindaci e ANAS di trovare 10 milioni di euro per sistemare la strada che va da Abbiategrasso a Milano. L’ex sindaco di Corbetta Prina, un tempo alfiere #notang e oggi deputato del PD, insieme all’altro onorevole PD Cova, è invece sparito dai radar. Probabilmente riemergerà a giochi fatti.

Il teatrino della politica di facciata sta però procurando una delle figuracce più clamorose al nostro territorio. Infatti nel frattempo, l’UNESCO ha risposto all’esposto presentato a Roma e Parigi da Domenico Finiguerra per Cambiamo Abbiategrasso e sta monitorando la situazione. L’UNESCO già 12 anni fa, rispondendo sempre a Domenico Finiguerra, aveva allertato tutti gli enti interessati (Parchi, Ministeri, Regione Lombardia e Comuni) comunicando che in caso di compromissione degli equilibri ecologici e della biodiversità del Parco del Ticino avrebbe proceduto alla revoca del riconoscimento di area MAB tutelata dallo stesso UNESCO. Ed invero, il Presidente del Parco Beltrami ha rilasciato dichiarazioni che dire stucchevoli è poco sostenendo che se la strada si farà «L’UNESCO se ne farà una ragione». E a ruota l’ha subito seguito il sindaco Arrara che per rafforzare il presidente del Parco del Ticino nella difesa preventiva dall’ingerenza UNESCO ha dichiarato: «Penso che non abbia più potere dei Comuni del nostro territorio. Non so cosa potrà fare, in ogni caso noi proseguiamo il nostro cammino…».

Le parole di Beltrami e di Arrara, a distanza di una settimana, non sono ancora state smentite e a poco servono i comunicati riparatori degli altri membri del Consiglio di Amministrazione del Parco del Ticino che liquidano le parole del presidente Beltami come pronunciate a titolo personale, senza chiedere l’unica cosa che può fermare la colata di cemento: uscire dalla Legge Obiettivo e ritiro del Progetto ANAS. Ad essere coerenti con la mission dell’Ente Parco del Ticino, che è tutelare la riserva della Biosfera UNESCO, dovrebbero esserci delle lettere di dimissioni protocollate motivate da evidente e manifesta inadeguatezza.

Perché ormai lo hanno capito tutti che la Tangenziale ANAS è il cavallo di Troia della TOEM, Tangenziale Ovest Esterna, e che sarà l’inizio della fine per il Parco del Ticino, con tanti saluti all’UNESCO ed ai sogni di sostenibilità, agricoltura e turismo. Con l’auspicio che lo facciano anche altri ed in particolare i sindaci dei Comuni del Parco del Ticino, Cambiamo Abbiategrasso chiede formalmente al Presidente Beltrami di dimettersi e di convocare l’assemblea della Comunità del Parco per individuare una figura autorevole ed idonea nell’azione di salvaguardia di una delle 13 riserve della Biosfera UNESCO. (comunicato di ‘Cambiamo Abbiategrasso’)

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