Perchè è partita oknotizia.com? Il tracollo di una testata storica del magentino...


(INTERVISTA A CURA DI FRANCESCO MARIA BIENATI)
Ci siamo chiesti come mai il sito www.cittaoggiweb.it non è più aggiornato. Andavo spesso a controllare le ultime news del magentino, ma da qualche giorno a questa parte mi pare sia fermo completamente. E’ solo la mia impressione o è davvero così? Lo chiedo a Graziano Masperi, uno dei giornalisti di quella testata, o forse l’unico rimasto.

Come mai non vedo più alcun aggiornamento sul vostro sito?

Me lo stanno chiedendo decine di persone tutti i giorni. La situazione, purtroppo, è precipitata. Nonostante la crisi economica perdurasse da tempo ho sempre dato il mio contributo perché non potevo dimenticare anni di lavoro e sacrifici. Alla fine però sono stato costretto ad interrompere definitivamente.

Da quanto dura la crisi e quando è scoppiata?


Da tempo, ma è scoppiata in maniera irreversibile ultimamente. Intendiamoci bene, il sito cittaoggiweb ha sempre mantenuto un numero di accessi elevatissimo se consideriamo che copriva solo magentino e castanese. Circa 5.000 contatti al giorno e, a volte, sfiorava i 10.000. Per un certo periodo abbiamo lavorato anche per la web TV con Sara Rossi. Eravamo sempre presenti ovunque. 24 ore su 24, lavoravamo a tempo pieno per quella testata. In redazione c’erano Fabrizio Valenti che seguiva soprattutto la politica, e Giuseppe Leoni per il Castanese. Poi, pian piano tutto è finito.

E perché?

Sempre la solita crisi economica. Sono spariti Leoni, Valenti e, infine, anche Sara Rossi. I precedenti videoreporter e collaboratori nemmeno li conto. Quelli erano già spariti da tempo nonostante sul giornale vedessi la frase ‘tanti videoreporter pronti a seguire gli eventi del territorio’. Balle! Eravamo in due per la web Tv e, altrettanti per il giornale!

Alla fine sei sparito anche te?

Come ti dicevo, nonostante la situazione economica fosse al collasso avevo deciso di continuare, a tempo perso, ad aggiornare il sito. Mi dicevo sempre: forse domani cambierà tutto e torneremo forti come prima. Beata illusione. Per l’ennesima volta sono stato preso in giro. Mercoledì mattina il postino mi recapita una raccomandata nella quale l’Inpgi riferisce di avere in corso accertamenti previdenziali nei confronti della società Edi Oggi e vogliono sapere quale tipo di rapporto di lavoro mi lega a tale società. Ma come? Mi sono detto…pochi giorni prima l’editore mi aveva accennato ad un controllo dell’Inpgi nella redazione di Vittuone assicurandomi che tutto era in regola. E, invece, parlando con il collega Valenti, ho scoperto che non era proprio così.

Quindi cosa avete fatto?

Ognuno ha preso la sua strada. Il collega Valenti ha creato il sito Ticino Notizie, io ero già in parola con un’altra persona e abbiamo dato vita a www.oknotizia.com. Mi da una mano l’amica Maria Lorena Arpesella, poi vedremo. Oknotizia fa parte di un network nel quale ci sono anche okradio, okgoal e okmusik. Ci sono ottime possibilità di crescita con il giornalismo sul territorio, vedremo. E’ dura partire da zero con un sito, ci vogliono mesi prima che si cominci a fare accessi. Ma ci proviamo.

Come si struttura OKnotizia?

Cercherò di continuare con il mio modo di vedere il giornalismo. Far parlare la gente, riferire i loro problemi. Fare inchieste sulla società che cambia, sul territorio sia per ciò che presenta di bello che per le storie brutte. Tutto deve essere riportato, non bisogna nascondere nulla. Poca politica, a meno che il politico non abbia da dire qualcosa che interessa alla gente.

Hai qualche rimpianto?

Si, uno solo. Quello di non essere andato via da Città Oggi il giorno dopo essere entrato in quella redazione. Più di dieci anni fa. Non posso nascondere la mia enorme arrabbiatura nei confronti di chi non è stato MAI capace di prendere in mano la situazione e ha causato, dapprima, la morte del giornale e, successivamente, anche del sito internet che grazie (anche..non solo a me. Non voglio lodarmi, è una cosa che mi fa schifo) al sottoscritto aveva raggiunto risultati inaspettati.

 Francesco M. Bienati
 

 

 

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