Canonica di Bernate Ticino: presentato il progetto conservativo

BERNATE TICINO Ci sono tante bellezze artistiche, storiche e ambientali nel territorio del magentino. Una di queste è certamente la Canonica di Bernate Ticino che, dopo anni di inspiegabile declino, tornerà a risplendere. Questa mattina è stato presentato Progetto pilota finanziato dalla fondazione Cariplo insieme al Senato della Repubblica che unisce ricerca e restauro per quanto concerne le sale al piano terra del palazzo Visconteo.

“La Canonica di Bernate Ticino è un bene eccezionale che rappresenta un unicum dell’architettura quattrocentesca, anche se con rifacimenti dell’800, ed è diventato occasione per un percorso di ricerca. – ha spiegato l’architetto Maria Mimmo curatrice scientifica del progetto – che, da una parte avrà come scopo il recupero delle sale viscontee al piano terra al fine di utilizzarle per attività culturali, e dall’altra continuerà la ricerca per le attività di manutenzione dell’opera che prevede il recupero delle altre ali dell’ex monastero per lotti successivi”. Il progetto è condotto con la collaborazione del Politecnico di Milano e il laboratorio per la conservazione del costruito e la diagnostica dei materiali. Da sottolineare che il progetto ha coinvolto 600 studenti della facoltà di Architettura.

“Collaboriamo con la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Provincia di Milano, - aggiunge l’architetto Mimmo - nella persona dell’architetto Carla Crifò che segue dall’inizio il progetto in modo che sia condiviso. Fondamentale si è rivelato il ruolo della comunità di Bernate Ticino che ha avuto il coraggio di far conoscere al resto del mondo questo bene eccezionale”. Il senatore Massimo Garavaglia spiega che, ad un finanziamento della Fondazione Cariplo di 190mila euro, si è aggiunto il contributo statale di 250mila euro previsto dalla ‘Legge Mancia’. La Fondazione Cariplo ha poi elargito un ulteriore contributo di 1.500.000 euro per il restauro del bene.

“La storia ci ha lasciato una memoria indelebile ricca di fede – ha osservato don Angelo Ripamonti, parroco Pro tempore di Bernate Ticino – che ogni persona, e non solo i bernatesi, possano conoscerlo, amarlo e rispettarlo”.

 

 
 

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