CORBETTA Famiglia intera intossicata dal monossido di carbonio

CORBETTA Nel cuore della notte, a Corbetta, un’intera famiglia è stata intossicata dal monossido di carbonio. Gas tossico insidioso perché inodore e incolore. Fortunatamente una donna di 64 anni, la figlia di 30 e il nipotino di 4 anni sono stati ‘presi’ in tempo e salvati grazie al trasferimento alla camera iperbarica. Mamma e figlioletto si erano trasferiti dalla nonna a Corbetta perché l’impianto di riscaldamento nella loro abitazione era guasto. Hanno così deciso di trascorrere la notte al caldo senza ovviamente sospettare che il destino era in agguato. Dopo la mezzanotte ecco i primi sintomi del monossido che si facevano sentire nel bimbo piccolo. Subito è stato allertato il 118 che ha inviato due ambulanze in via fratelli Cervi a Corbetta.

Sono arrivati anche i vigili del fuoco di Corbetta che hanno rilevato effettivamente la presenza di monossido di carbonio. I pazienti sono stati trasferiti al pronto soccorso del Fornaroli, mentre il nonno è finito all’ospedale di Abbiategrasso dove è stato subito dimesso perché le sue condizioni non erano preoccupanti. Più alta la percentuale di carbossiemoglobina nel sangue riscontrata nelle altre persone coinvolte, tanto da indurre i medici a trasferirli nella camera iperbarica per la disintossicazione. Sono state allertate le ambulanze della Croce Bianca e la Inter Sos di Marcallo con Casone che li hanno accompagnati a Milano per la terapia iperbarica.  Fortunatamente le loro condizioni non desterebbero preoccupazione. A causare il tutto probabilmente uno scaldabagno difettoso.

 

 

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